La gioia per la promozione ha lasciato molta apprensione per un futuro più che incerto.
Il Gela di Tandurella dopo un anno di successisi ritrova a far i conti con i problemi legati alla struttura di contrada Marchitello. Il tecnico si è detto molto soddisfatto della stagione appena terminata.
– Da 1 a 10 che voto dai alla squadra?
«Questa stagione la definirei storica quindi non posso che dare 10, perché raggiungere la promozione con una squadra giovane come la nostra non è facile. Oltre al campionato di D, abbiamo conquistato i titoli under 18 e under 16 che fanno da contorno ad un cammino perfetto. Rispetto all’anno scorso, ci è mancato solo il campionato under 14, ma abbiamo preferito puntare con maggiore insistenza sulla prima squadra. Nonostante questo, abbiamo disputato ugualmente un ottimo torneo contro compagini molto forti».
– In D, c’è stata qualche squadra che ha deluso le aspettative di inizio stagione?
«Un paio di squadre, rispetto a come si erano presentate ai nastri di partenza, sono venute a mancare. Mi riferisco al Clan dei Ragazzi di San Giovanni La Punta e la Kentron Enna. Entrambe hanno avuto difficoltà dopo averci affrontato. Mi aspettavo qualcosa di più anche dal Nicosia. Nel girone di andata eravamo 4 squadre a lottare per la promozione, poi nella seconda parte di stagione, l’unica squadra che ci ha contrastato fino alla fine è stata San Cataldo, partita con i favori dei pronostici, data la maggiore esperienza in questa categoria. E’ stata una bella lotta. Purtroppo qualche punto perso nella prima parte di campionato ci ha penalizzato nella Coppa Sicilia, in cui abbiamo incontrato la San Carlo, poi vincitrice del trofeo».
– Beatrice Fargetta e Jenny D’ Antoni sono da considerare due colonne portanti del gruppo. Potranno esserlo anche in futuro?
«Sicuramente loro sono state le punte di diamante, ma anche le altre sono state essenziali soprattutto nei momenti di difficoltà. Abbiamo avuto la fortuna ed anche la bravura di riuscire a rimediare alle assenze. Maria Sciangula è stata un portento nel ruolo di libero così come Milly Apruti che ha disputato un campionato da altra categoria, considerando anche l’età. Un’altra ragazza di cui sono molto contento è Daria Catalano, al suo primo vero anno di D. Dopo le prime partite, ha preso maggiore sicurezza ed i risultati lo confermano Anche coloro che hanno avuto meno spazio hanno recitato un ruolo importante. Sono contento di tutte le ragazze che ho avuto a disposizione. Spero che il gruppo non subirà molti cambiamenti per motivi legati ai vari percorsi di studio».