Tanta attesa per il nulla: il titolo di serie D del Canicattì va verso Favara – si attende solo l’ufficialità – col Gela parte di un triangolo dal quale ne esce sconfitta e soprattutto presa – in parte – in giro.
Aspettative deluse e tanto tempo perso, soprattutto questo poteva essere evitato, perché è chiaro ed evidente come il Canicattì non abbia mai dato la priorità al sodalizio biancazzurro, poiché se ci fosse stata la volontà di chiudere l’accordo per il passaggio del titolo, la cosiddetta fumata bianca sarebbe arrivata in tempi brevi, ma invece ad oggi si inseguono ancora i fantasmi e le voci per una categoria, che il Gela potrebbe tranquillamente provare a conquistare anche sul campo e forse sarebbe ancora più bello e gratificante per tutti.
Da adesso, sarebbe bello poter tornare a parlare di questioni di campo, acquisti, cessioni ed indiscrezioni, dare un senso al messaggio “Work in progress” postato sui propri profili social dal presidente Marco Scerra, perché già, anche per programmare l’Eccellenza si è in ritardo.
Dalla Società zero annunci, nemmeno quello della riconferma del ds Alessandro Bonaffini (la fumata bianca in questo caso arriverà?), con i giocatori in attesa di chiamata, che hanno rifiutato offerte importanti pur di indossare nuovamente la maglia della nostra città.
Adesso, c’è bisogno solo di risposte, sia sul fronte campo e sia sul fronte dirigenza, su chi saranno – e se ci saranno – nuovi ingressi in qualità di nuovi soci. Dopo essere rimasti con un pugno di mosche in mano, è arrivato il momento di costruire.
L’unica nota positiva, per il momento, è arrivata sul “caso Bellomo” con la Corte Federale d’Appello della FIGC, che ha respinto il reclamo della Procura Federale per la sentenza del 28 maggio che ha visto al Gela inflitti 9 punti di penalizzazione scontati già nella stagione conclusa.
La Procura ne aveva richiesti 11 da scontare, però, nella stagione 2024/2025. Si chiude così definitivamente la vicenda che oltre al club biancazzurro ha visto coinvolto il Mazzarrone.