Succede di tutto e di più in casa Gela, con la sconfitta contro la Rocca Acquadolcese per 1-0 che è diventata il male minore in una situazione a dir poco surreale: dopo la battuta d’arresto contro il Milazzo, è emersa una spaccatura tra squadra e Mirko Fausciana, che tra giovedi e venerdì della scorsa settimana era stato “sospeso” da allenatore – fatto mai avvenuto nel mondo del calcio che un allenatore venisse sospeso a tempo – da qui la decisione di affidare la squadra al preparatore atletico Matteo Barresi.
Dopo la débâcle di Acquadolce, tutto sembrava far presagire ad un cambio di guida tecnica, col ds Bonaffini che aveva già trovato l’accordo con l’ex Santa Croce e Ragusa Gaetano Lucenti, ma proprio quando tutto sembrava essere ufficializzato, ecco l’ennesimo colpo di coda del presidente Maurizio Melfa, che nel pomeriggio di lunedì ha convocato un incontro, sempre tra squadra e tecnico per far riappacificare l’ambiente, in modo da portare a termine la stagione senza cambi in panchina.
Una scelta, difficile da capire, considerando che lo stesso Melfa nel giovedì precedente alla sfida contro il Milazzo aveva chiamato a rapporto la squadra, con in testa il capitano Raffaele Gambuzza e Armando Di Martino, per capire l’atmosfera in casa biancazzurra, con la chiara volontà espressa da quasi tutta la squadra di non proseguire la stagione con Fausciana.
Pensiero appoggiato dallo stesso Bonaffini, che ha raccolto in questi mesi e soprattutto nelle ultime settimane, le lamentele della squadra, ma nonostante questo Maurizio Melfa (a destra nella foto con Marco Scerra) è convinto di proseguire con lo stesso tecnico, mettendo così inevitabilmente alla porta il ds, che non ha mai avuto un buon rapporto con l’allenatore ex Macchitella. Emerge, inoltre, il malcontento di alcuni dirigenti, ex Gela FC, i quali sarebbero sempre più distanti dal progetto, che sembra ormai avere soltanto l’impronta “Melfa”, dato anche che l’altro presidente Scerra, non sembra aver espresso alcun parere sulla triste vicenda, anche se, lo stesso, già la scorsa estate sembrava non essere tanto convinto della guida tecnica.
Intanto, mentre si prova – inutilmente – a coprire la spaccatura, la squadra retrocede anche in classifica, la vittoria manca quasi da un mese, ed il Gela si trova al settimo posto, totalmente fuori dalla zona playoff, dimostrazione ancora più evidente che la decisione di non fare mercato, ha distrutto tutto il buon lavoro svolto da Bonaffini nella sessione estiva, l’unico che, con i fatti, ha dimostrato di capire come affrontare un campionato di Eccellenza e dimostrato di avere a cuore i colori biancazzurri: «Anche se la società non accetta le mie dimissioni – afferma l’ormai ex dirigente – fino a quando non mi sarà consentito di lavorare con le mie idee, non torno sui miei passi».
Tornando a parlare di campo, domenica al Presti arriva l’Atletico Catania 1994, in quello che potrebbe diventare uno scontro salvezza, considerando che la differenza tra le due compagini è di soli 5 punti, con gli etnei a ridosso della zona playout. Per l’occasione, Fausciana dovrà fare a meno di Gambuzza fermato dal Giudice Sportivo per 3 giornate. La sensazione è che si possa tornare al 4-3-3, dato l’imperativo di tornare almeno al gol, che manca da quattro giornate. In casa Gela bisogna salvare il salvabile, in attesa di un’estate che si preannuncia bollente, col primo anno di fusione che, almeno fuori dal campo, si può definire fallimentare.
TABELLINO
Rocca Acquedolcese-Gela 1-0
Marcatore: 56' Ferrè
Acquedolcese: Caserta, Sulmaister, Strumia, Lupica (80' Longo), Caraco', Carroccio, Carrello (90' Mazzeo), De Nadal, Ferrè (85' Ferrareze), Scolaro, Margaritini. All. Palmeri
Gela: Di Martino, Longo, Messina (57' Alves Da Silva), Veca, Gambuzza, Trentacoste (90' Caci), Tomaino (80' Treppiedi), Rechichi (84' D'Agosto), Signate' (67' Tuve'), Lo Giudice, Resouf. All. Barresi.
Arbitro: Alessi di Palermo
Note: espulso Gambuzza