Ripartire dalla vittoria con il Troina e dagli ottantasette minuti che hanno preceduto il gollonzo di Silvestro contro la Vibonese.
Il Gela sembrava aver trovato sé stesso, anzi forse la strada è proprio quella giusta. Qualche galleria di troppo, rappresentata dal fattore C, tutt’altro che appannaggio degli uomini in biancazzurro. Una stagione maledetta sotto tanti punti di vista: infortuni, squalifiche, gol subiti nel recupero, episodi sfortunati, errori. C’è ancora un terzo di campionato per provare ad invertire il trend. È chiaro che i bonus sono già finiti tutti ed è ora che il Gela inizi a diventare grande.
L’obiettivo play-off è alla portata. I sei punti di distacco si possono facilmente recuperare. Occhio, però, perché sei sono anche le lunghezze di vantaggio sulla zona play-out. Domenica torna al “Presti” un derby d’altri tempi. Quella contro il Messina non è una gara come tutte le altre. Una sfida tutta fascino e storia, contro una delle squadre in grado di portare in alto la Sicilia calcistica nei primi anni 2000. I peloritani hanno finora vissuto una stagione tribolata tanto quanto quella del Gela. I risultati altalenanti, prestazioni da rivedere, fino all’arrivo in panchina di Giacomo Modica, corteggiato già dal Gela la scorsa estate.
Il tecnico di Mazara del Vallo, con una lunga carriera da giocatore prima, da allenatore dopo, nel professionismo, ha letteralmente cambiato i giallorossi. Ha ereditato una squadra in piena zona retrocessione e l’ha portata a metà classifica, con il sogno di centrare i play-off. È quello che spera di fare Nicola Terranova sulla panchina del Gela. Finora per il tecnico – conterraneo dello stesso Modica – solo una vittoria in campionato. Ora vuole migliorare le statistiche, sue e soprattutto della squadra.
«A Vibo non meritavamo di perdere – ammette l’allenatore – ma ormai è acqua passata. Certo è che non ce ne va bene una. Domenica è fondamentale vincere. In casa non possiamo permetterci di perdere punti. Loro sono una grande squadra. La classifica è bugiarda».
Il tecnico dovrà rinunciare allo squalificato Campanaro ma ritrova Davide Moi, mercato permettendo.
«È dura tenerlo – ammette il direttore sportivo Martello – anche perché il Catanzaro gli ha offerto un biennale in Lega Pro con un contratto importante. Colpi in entrata? Proveremo a fare qualcosa fino alla fine ma non è facile a questo punto della stagione».
In dubbio Mattia Gallon. Giuliano Alma è pronto a riprendersi la maglia da titolare. Ballottaggio tra Bonaffini e Pirrone in mezzo al campo, con il primo favorito.
Probabile formazione: Biondi; Chidichimo, Moi, Brugaletta, Bruno; Cuomo, La Vardera, Bonaffini, Cataldi; Alma, Bonanno.
Intanto sembrano essersi placate le polemiche legate all’aggressione subita dalla dirigenza del Gela da parte degli ultras dell’Acireale.