Sono passate due settimane dalla sfida di Marineo, che ha sancito la retrocessione in Promozione del Gela FC per mano dell’Oratorio S.Ciro e Giorgio con il risultato di 4-1, ma è tanta ancora l’amarezza in casa giallonera per l’epilogo della stagione.
Un percorso travagliato quello della Società con a capo Marco Scerra in Eccellenza, a causa di decisioni errate in estate in sede di mercato, errori a cui è stato posto in parte rimedio a dicembre, ma non abbastanza al fine di evitare il triste epilogo.
Un passo più lungo della gamba, forse, o la mancanza di figure anche all’interno della stessa Dirigenza, conoscitori della categoria, il mix tra campo ed extra campo non ha funzionato, portando quasi allo stesso andamento di qualche stagione fa, sempre in Eccellenza, ma con la sola differenza che allora la retrocessione fu evitata in seguito allo stop dei campionati per via della pandemia.
Un bilancio della stagione, già è stato fatto attraverso un comunicato – di cui abbiamo ampiamente parlato nello scorso numero – in cui è stata ammessa una gestione errata della situazione iniziale, ma anche apprezzamenti per la seconda parte di stagione con Pensabene in panchina e l’innesto di qualche under di categoria – fondamentali in questi campionati –.
Un ulteriore bilancio, lo fa il capitano dei gialloneri Armando Di Martino (nella foto), tra i protagonisti indiscussi della squadra, in più di qualche circostanza migliore in campo, grazie a degli interventi che più volte hanno portato al Gela FC i tre punti o almeno permesso di conquistare un pareggio.
«Il resoconto sulla stagione appena terminata – commenta Di Martino – non può che essere deludente, perché quando si retrocede non c’è nessuna scusa che tenga. Abbiamo pagato a caro prezzo la prima parte di stagione, questo è più che risaputo ma è la realtà dei fatti. A dicembre, c’è stato un cambio di passo netto, soprattutto grazie all’arrivo di mister Andrea Pensabene, un tecnico esperto che ha dato la sua impronta al gruppo. Importante, inoltre, sono stati gli acquisti nel mercato di gennaio, tra giovani ed esperti la squadra ha subìto un notevole cambiamento ed i risultati lo confermano.
Numeri alla mano, col ritmo che abbiamo tenuto nel girone di ritorno – continua – oggi staremmo parlando di una salvezza raggiunta agevolmente. Il nostro andamento nella seconda parte di campionato è stato da squadra di media classifica, anche se bisogna dire che in qualche occasione abbiamo ottenuto meno di quello che avremmo meritato per via di nostri errori.
Comunque – conclude – nel complesso come gruppo non ci dobbiamo rimproverare nulla di particolare, la partenza disastrosa ci ha fortemente penalizzato. La retrocessione sarà utile a tutto l’ambiente per non commettere gli stessi errori in futuro e ripartire più forti di prima».
Il futuro di Di Martino in giallonero è ancora un punto di domanda, così come più in generale è ancora troppo presto per iniziare a parlare della prossima stagione. Da escludere l’ipotesi ripescaggio, anche perché la squadra ha avuto accesso in Eccellenza attraverso questa possibilità. Da tenere ancora viva l’ipotesi fusione con la SSD Gela, entro metà giugno si dovrebbero avere notizie certe a riguardo.
Per la panchina si potrebbe ipotizzare ad un ritorno di Alessio Catania - con cui i rapporti sono ottimi - ma ad oggi si tratta soltanto di rumors, smentiti dallo stesso tecnico, che attende di incontrare la dirigenza del Vittoria per un bilancio di fine stagione e l’eventualità di un futuro insieme o meno.