Gela Fc retrocesso in Promozione, Ssd Gela eliminato ai playoff: domenica 30 aprile amara per il calcio gelese con le principali squadre della città che hanno fallito nel raggiungimento dei rispettivi obiettivi.
Gela Fc. Una stagione iniziata male e terminata nel peggiore dei modi quella della Società giallonera di Marco Scerra (a sinistra nella foto) . L’ Eccellenza, ottenuta grazie al ripescaggio dopo la sconfitta nella finale playoff di Promozione contro il Mazzarrone, si è rivelata una categoria più complicata del previsto, un salto troppo grande per quelle che sono le potenzialità del sodalizio. In estate troppi errori sul mercato, una squadra incompiuta, giovani non adatti al campionato e senior che non hanno dato sin da subito il contributo atteso.
A farne le spese Francesco Evola, sostituito a dicembre da Andrea Pensabene, che ha trovato una squadra ultima con soli 3 punti ottenuti. Un mercato di riparazione pieno di colpi, seppur si tratti sempre di scelte dettate dall’occasione, e la cura del tecnico, però, non sono bastati per compiere quello che sarebbe stato un vero e proprio miracolo seppur, bisogna dire, che la seconda parte di stagione del Gela Fc non ha rispecchiato la posizione in classifica.
Troppi i punti persi anche nel girone di ritorno, circa 6-7 punti, che sarebbero stati oro, adesso staremmo parlando della permanenza della categoria oppure di un playout disputato tra le mura amiche del “Vincenzo Presti”, invece, in casa dell’Oratorio S.Ciro e Giorgio – contro cui Di Martino e compagni hanno perso 2 punti, nei minuti di recupero, che avrebbero consentito proprio di scavalcare la formazione palermitana – è arrivata la sconfitta più bruciante dell’era Pensabene: 4-1 e addio sogni d’Eccellenza, un passivo che certamente non rispecchia i valori delle due compagini, ma che fotografa alla perfezione il percorso dei gelesi, soprattutto fuori casa.
Il mea culpa della dirigenza non è tardato ad arrivare, con una nota inviata agli organi di stampa, è stato fatto un bilancio di quello che è stato il percorso: «A mente serena commentiamo la retrocessione nel campionato di Promozione.
L'aver perso con la prima squadra la massima competizione regionale ci ferisce e ci lascia pieni di certezze: ovvero che quest'anno di errori ne abbiamo commessi nel campionato di Eccellenza. «Di certo – si legge nella nota – non è mancato l'impegno da parte della dirigenza nel migliorare in corso d'opera la stagione. Purtroppo questi sforzi non sono serviti a nulla ed è arrivata la retrocessione maturata sul campo dell'ottimo Oratorio San Ciro e Giorgio a cui rivolgiamo i nostri più sinceri complimenti per questa meritata permanenza in Eccellenza».
Un lungo comunicato in cui – seppur soltanto a distanza di 48 ore dalla retrocessione – si è parlato in modo chiaro di futuro, rimarcando che la priorità del Gela Fc è quella di dar lustro al proprio settore giovanile:
«Ooccorre guardare avanti e non lasciarsi abbattere da questa sconfitta. Il progetto sportivo del Gela Fc andrà comunque avanti con gli stessi obiettivi di sempre ovvero la valorizzazione del florido vivaio giallonero. Le nostre squadre giovanili, infatti, quest'anno sono state il nostro fiore all'occhiello e il nostro orgoglio più grande:
un campionato Provinciale Under 19 vinto. Un campionato Under 15 Provinciale vinto e l'approdo al prossimo torneo regionale. Un campionato Under 17 Regionale adesso alle fasi regionali e che ha già staccato il pass per il prossimo campionato Èlite. Una scuola calcio che dai piccoli amici alla prima squadra ha un'unica identità sportiva.
Un valore inestimabile e pieno di speranza che ci inorgoglisce sempre di più. È questo il progetto sportivo del Gela Fc – si legge – nessun volo pindarico. Nessuna promessa. La giusta ambizione per quelle che sono le reali possibilità di un giovane club che punta tutto sul proprio settore giovanile. Non possiamo promettere altro perché non è intenzione di questa dirigenza voler fare i passi più lunghi delle proprie gambe».
Con queste ultime righe, viene allontanata anche un’ipotesi di fusione con la Ssd Gela, di cui si è parlato per diversi mesi, con la certezza che ci sono stati anche diversi incontri tra le parti per vedere se ci fossero le condizioni per un futuro insieme, che ad oggi ancora non è da escludere del tutto, così come bisognerà capire nelle settimane a venire quali saranno i presupposti per affrontare il prossimo campionato di Promozione, qualora dovesse esserci conferma di partecipazione.
Ssd Gela. Inizio di stagione diverso dai gialloneri, stesso amaro epilogo con un obiettivo, quale l’Eccellenza, non raggiunto per mano dell’Atletico Catania 1994, abile a sfruttare il doppio risultato a disposizione fermando i biancazzurri sullo 0-0. Potremmo stare a parlare per ore ed ore sul fatto che una finale playoff non può essere disputata su un campo come lo “Zia Lisa” ai limiti della praticabilità e senza pubblico (biancazzurro), ma è altrettanto vero che la stagione dei ragazzi di Mirko Fausciana si è inclinata tra dicembre e gennaio, tra squalifiche e infortuni e la scelta della dirigenza di non intervenire sul mercato, magari con qualche giocatore proveniente dall’Eccellenza che avrebbe consentito di chiudere il discorso promozione quando il Gela occupava la prima posizione.
Una decisione, quella del patron Maurizio Melfa (a destra nella foto), che ha portato ad una spaccatura tra i tifosi e lo stesso Melfa, contestato a più riprese. Una situazione che ha portato ad un duro sfogo sui social qualche ora dopo l’eliminazione dai playoff: «Ora che il campionato è finito posso dire ciò che penso.
Sono molto critico verso alcuni dei tifosi e di alcuni “leoni da tastiera “, che come un disco rotto hanno cominciato a generare negatività insomma a rompere i “cabasisi”, fin dal mese di dicembre quando peraltro eravamo ancora primi in classifica, una negatività pazzesca che ha influito molto negativamente sulla squadra.
Ebbene dico a questi “pseudo tifosi” …tu non sei un vero tifoso, non hai né i diritti di pretendere che la squadra vinca né di pretendere di prendere due giocatori, questo lo decide chi ci mette soldi e il tempo».
Nel post il patron del Gela ha messo in risalto gli obiettivi raggiunti dalla Società, guardando il bicchiere mezzo pieno nonostante le numerose critiche, anche sulla volontà di puntare sulla Coppa Disciplina.
In seguito un messaggio di scuse per i termini utilizzati, in cui Melfa ha rilanciato le ambizioni della Società, dichiarando la volontà di presentare domanda di ammissione in Eccellenza:
«Ero arrabbiato e mi sono sfogato perché è da 6 mesi che vengo offeso e attaccato nonostante gli sforzi profusi. I toni che ho usato non sono quelli corretti perché anche quando siamo offesi non dobbiamo rispondere offendendo, mai subire ma neanche reagire questo è il motto che veicolo nelle nostre squadre ed invece io ho reagito e questa non è la cosa giusta. Il calcio è un patrimonio della nostra complicata città e lo sono anche e soprattutto i tifosi che sono parte fondamentale in un progetto sportivo. Abbiamo grandi prospettive e le ha anche il calcio gelese, ne sono convinto».
Ancora troppo presto per parlare di riconferme o cambi, tutto dipenderà dalla categoria di appartenenza.
Strutture Sportive. Un nodo che accomuna Gela FC e Ssd Gela è quello legato alle pessime condizioni dello stadio “Vincenzo Presti”. Manca la copertura della tribuna ormai da diversi anni, con i tifosi in balia della pioggia, servizi igienici assenti, gradinata ospiti fatiscente ma così come la stessa tribuna e la sala stampa, con l’acqua che penetra nei gabbiotti.
Un altro anno in queste condizioni, pare abbastanza chiaro, è inammissibile dato che questo reca un ulteriore danno alle Società. Esempio lampante, nei big match contro FCM Misterbianco e Atletico Catania, partita di ritorno della stagione regolare, i biancazzurri non hanno potuto contare sul supporto dei propri sostenitori a causa della pioggia, che ha rischiato anche di rovinare la visione della sfida playoff contro il Vittoria.
Stesso discorso si potrebbe fare per il Gela Fc in occasione dell’incontro contro l’Akragas. Sodalizio giallonero, tra l’altro, da questa stagione impegnato anche nel basket e nella pallavolo, col PalaItis unica struttura disponibile per allenamenti e partite. Impossibile ovviamente, in queste condizioni, poter pensare in grande e ad oggi, l’unico impianto che potrebbe essere utile, ossia il PalaCossiga è inutilizzabile a causa dei danni recati al parquet dopo la rimozione dell’Hub vaccinale. Danni, che richiederanno molto tempo per la riparazione, data la burocrazia e la possibile sfiducia al sindaco Lucio Greco.
La prossima stagione sportiva è avvolta da tanti punti di domanda, ma emerge come una sinergia tra Comune e Società sia essenziale, per evitare una disfatta generale, che non riguardi soltanto ed esclusivamente i risultati di campo.