Una nuova squadra legata alla storia del calcio gelese. Da qui nasce l’idea di Paolo Comandatore (allenatore e dirigente) di far rinascere il Terranova. La giovanissima realtà giallorossa è presente nel torneo di Terza Categoria.
«In questi anni bui per lo sport gelese anche a causa del Covid – dichiara Comandatore – ho pensato che occorre dare una precisa identità a coloro che tengono ai colori della propria città. L’idea era già in testa da qualche anno, per il solo fatto che io con questi colori ho iniziato a giocare così come alcuni dei miei amici. I colori dell’Amatori Gela erano il giallo ed il rosso ma il nome non evocava gesta sportive importanti. Un contributo lo ha dato anche Lorenzo Raniolo, che ha scritto, raccolto foto e altri contenuti sulla storia del Terranova».
L’estate scorsa (11 e 12 luglio), il raduno degli ex giocatori che hanno vestito la maglia del Terranova, squadra che ancora vanta migliaia di fedelissimi. Anche per questo evento, la genialità di Lorenzo Raniolo, il cui papà, l’indimenticato Fino Raniolo, militò nel vecchio Gela, antesignano del Terranova, nel periodo in cui a vestire la maglia giallorossa fu anche il papà di Salvatore Bagni, nazionale azzurro, compagno di saquadra di Maradona nel Napoli scudettato, e prima ancora pilastro dell’Inter.
Ma andiamo con ordine, e torniamo al debutto in campionato, nefasto, come nessuno sperava. Al “Mattei” di Macchitella, la formazione gelese è stata battuta 1-2 dalla Buterese:
«La prestazione – commenta il tecnico – è figlia di tanti fattori. Per essere la prima partita e al contempo il debutto assoluto per alcuni giocatori, tutto sommato la prestazione è stata ottima. Abbiamo fallito diverse occasioni, subendo l’aggressività della Buterese che ha tirato tre volte in porta segnando due gol».
Comandatore non si pone un obiettivo specifico, ma spera di portare il nome del Terranova più in alto possibile, dando spazio ai giovani locali: «Le ambizioni sono tante. Intanto vogliamo distinguerci dalle altre squadre per filosofia di gioco e gestione sportiva. Ovviamente proveremo a vincere e arrivare in vetta alla classifica, al contempo vogliamo dare spazio ai ragazzi che sono stati esclusi dagli altri club per diverse ragioni. Per ultimo – conclude – siamo in contatto per un accordo di collaborazione con un’importante società di serie A, che ci garantirà una rilevante crescita generale».
E torniamo al raduno di questa estate, un’occasione per ritrovarsi a distanza di una quarantina d’anni. Magari da ripetere con una migliore organizzazione. A rispondere all’appello di Lorenzo Raniolo sono stati Spadetto, Lorusso Marretta, Latella, Nastasi, Ammirata, Nicoletti, Ferrigno, Iapicone, Sorace, Restivo, Imere, Giuseppe Docente, Averna, Sauna. A fare gli onori di casa, oltre a Raniolo, Giovanni Russello, dirigente del Terranova di quell’epoca, e Vincenzo Capici, storico supertifoso della squadra.