Una giornata al termine di una stagione da dimenticare.
Anche nel penultimo atto della stagione regolare, il sodalizio caro a Maurizio Melfa (nella foto il play Domantas Seskus) esce di scena sconfitto dal campo della capolista Nuova Pallacanestro Messina con il punteggio di 57-111. Una gara, che non aggiunge nulla di nuovo a quello già scritto nelle settimane scorse, utile soltanto ad aggiornare un conto pesante, che vede i biancorossi del tecnico Salvatore Bernardo raggiungere quota 12 sconfitte consecutive.
Basta sottolineare il punteggio al secondo parziale della sfida di mercoledì (62-24 per i padroni di casa) per comprendere, che non ci si può nascondere dietro la giovane età del gruppo o sottolineare la riapertura del PalaLivatino per giustificare queste prestazioni.
Domenica ultima fatica contro la Fortitudo sempre di Messina, quarta forza del torneo con 20 punti, gli stessi dei cugini del Basket School. All’andata finì 74-65 per i messinesi. Tra le fila dei gelesi si mise in luce Emanuele Caiola con 18 punti, seguito da Pavle Kuburovic con 16 punti.
Al suono della sirena di fine partita sarà tempo di bilanci, per il secondo anno consecutivo – considerando le partite disputate prima della sospensione causa Covid – il progetto ha deluso nettamente le aspettative di inizio stagione, che non vedevano la formazione gelese tra le primissime della classe vista la presenza delle corazzate di Messina, ma non era previsto nemmeno l’ultimo posto in classifica con 4 punti e solo 2-3 prove convincenti.
La prima domanda da porsi sarà quella riguardo l’eventualità di riportare una solida base di talenti locali in rosa, per trasmettere quell’attaccamento alla maglia, che in alcuni casi permette di fare il salto di qualità. Dimostrazione, contro Milazzo – una delle tre prove da non gettare nel dimenticatoio – l’unico a crederci fino alla fine è stato il gelese Salvo Longo, lontano dal campo per diversi mesi.
Non si prospetta un’estate tranquilla in casa Melfa’s, intanto testa alla Fortitudo, per chiudere questa stagione con un piccolissimo ma speranzoso sorriso.