Il sodalizio biancorosso scalda i motori per la nuova stagione.
Con la chiusura anticipata del campionato, a causa dell’emergenza Coronavirus, la società sta iniziando a programmare il proprio futuro. La prima grande novità, riguarda proprio l’assetto dirigenziale. Dopo 3 anni, Giuseppe Mattisi (nella foto) – il 2 giugno – ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente. Una decisione – che già avevamo preannunciato nei mesi scorsi – ponderata nel tempo. Mattisi, considera il suo ciclo terminato e facendo un bilancio non può che ritenersi soddisfatto. Sotto la sua gestione, la società è tornata a calcare i palcoscenici importanti della serie C, categoria che “mancava” in città da tanti anni.
Questa, è stata ottenuta con largo anticipo rispetto ai tempi stabiliti all’insediamento. Il progetto Melfa’s Gela Basket, si concentra soprattutto sui giovani, in particolar modo su promettenti stranieri. I risultati ottenuti fino ad oggi, hanno dato ragione con il raggiungimento del nono posto con 14 punti, che alla prima stagione possono essere considerati un buon bottino, anche se sono state troppe le occasioni sprecate sia nella prima, sia nella seconda parte del percorso.
Con il presidente dimissionario, vengono azzerate tutte le cariche, anche se è molto probabile una riconferma del blocco dirigenziale, dal general manager Giovanni Di Buono al direttore sportivo Salvatore D’Arma. Alla guida della squadra, a meno di clamorose sorprese ci sarà Salvatore Bernardo, perno da sempre progetto. Ovviamente, per quanto riguarda la rosa è ancora troppo presto per parlare di conferme, arrivi o partenze e molto dipenderà dalla disponibilità economica degli sponsor, dopo questi mesi complicati per tutte le aziende. Da non trascurare, l’incognita legata al PalaCossiga, per cui si attendono certezze sulla riapertura.
«Prima di pensare alla prossima stagione – afferma Di Buono – vogliamo garanzie dall’Amministrazione Comunale sulla riapertura della struttura di contrada Marchitello. Non si può pensare di portare avanti un impegno economico di questa portata, senza un campo di gioco idoneo. Oltretutto, se l’ipotesi dei doppi turni per gli istituti scolastici dovesse essere confermata, non avremo a disposizione nemmeno il PalaCossiga. Siamo stanchi – continua – di sentire tante parole, ma di non vedere mai i fatti. Tutti noi, abbiamo voglia di continuare questo progetto, lo vogliamo anche per la città».