Fine. La serie C di basket non riparte bilancio positivo per la Melfa’s

Fine. La serie C di basket non riparte bilancio positivo per la Melfa’s

Passano i giorni e arrivano le prime importanti decisioni nel mondo dello sport.

Se nel calcio ancora regna molta confusione, la Fip (Federazione italiana Pallacanestro) ha decretato la fine di tutti i campionati regionali. Una decisione nell’aria già da diversi giorni, per diversi fattori, su tutti, la fine ancora purtroppo distante, dell’emergenza Coronavirus e quindi anche delle restrizioni imposte dal Governo. Scelta giusta e responsabile, in un periodo in cui bisogna pensare prima di tutto alla salute. Riprendere, prolungando il termine oltre giugno, sarebbe stato impossibile, poiché ci sarebbe voluto circa un mese per la preparazione atletica e non ci sarebbe stato il clima di gioia che ha contraddistinto i mesi precedenti.

La Federazione, ha deciso di “congelare” le varie classifiche, per cui non ci sarà nessuna promozione e retrocessione, in vista di un 2021 che si prospetta critico per numerose squadre a causa dei danni economici provocati da tale situazione, in particolare alle squadre di categorie superiori. La Melfa’s ha chiuso la stagione al nono posto con 14 punti. Il bilancio del primo anno di C non può che essere positivo. Per affrontare la nuova categoria, la società biancorossa ha dato il via ad un progetto incentrato sui giovani, rischioso ma allo stesso tempo utile per il futuro.

Sotto la guida del tecnico Salvatore Bernardo, coadiuvato da Maurizio Libro, gli atleti, per lo più provenienti dalla Serbia, hanno mostrato un’ottima crescita sotto l’aspetto fisico e mentale, ed il lavoro stava per dare i suoi frutti prima del brusco stop. La scommessa – se così si può definire – è stata vinta grazie ai valori trasmessi da ogni singolo componente della dirigenza, compatta in ogni momento e capace di far sentire tutti gli atleti a proprio agio. Dal team manager Giovanni Di Buono, al ds Salvatore D’Arma, ognuno si spende per dare un’immagine positiva della città, nonostante le varie problematiche inerenti alle strutture sportive.

«Sono assolutamente d’accordo – dichiara il presidente Giuseppe Mattisi – con la decisione della Lega di terminare il campionato. Non si poteva fare diversamente e non sarebbe stato corretto, poiché in caso di ripartenza, le società sarebbero state dimezzate, avendo molti giocatori provenienti dall’estero. C’è un’emergenza e quindi è essenziale tutelare la salute di tutti. Per prima cosa, abbiamo deciso di far partire i nostri atleti serbi, poiché minorenni. Tenerli qui sarebbe stata per noi una responsabilità troppo grande. Successivamente tutti gli altri, lasciando partire per ultimi coloro che sarebbero andati nelle zone rosse del Nord Italia, accertandoci che tutto questo potesse essere fatto senza intoppi e con la sicurezza che avrebbero continuato il periodo di “quarantena” in completa sicurezza. È stata mia premura contattare le varie famiglie, ed insieme ai miei collaboratori aiutare ogni singolo componente della rosa sotto l’aspetto economico, pagando i vari biglietti aerei e necessità del caso.

Oltretutto, per noi, sarebbe stato impossibile continuare ad allenarci in caso di via libera per i tornei, poiché non avremmo avuto a disposizione nemmeno il PalaItis, dato che l’istituto di Via Pitagora è chiuso. Qualcuno – continua – potrebbe pensare che questa situazione ci abbia aiutato per quanto riguarda la classifica, ma noi, qualora ci fossero state le giuste condizioni, volevamo portare al termine il nostro percorso.

Avevamo attraversato un periodo complicato, affrontando le prime del girone, per cui nella parte finale il nostro percorso sarebbe stato più agevole. Nel complesso, posso ritenermi orgoglioso di quello che abbiamo fatto, considerando i vari dilemmi che comporta un progetto giovane come il nostro».
Sul futuro, Mattisi ha le idee chiare, rimarcando la volontà dopo tre anni, di lasciare il timone della società, ma restando dietro le quinte, in modo da contribuire con la propria esperienza:

«Considero il mio ciclo terminato. In tre anni abbiamo raggiunto la serie C, anticipando le nostre tempistiche. Ho preso una società con vari problemi, e adesso siamo una delle migliori realtà della provincia. La Melfa’s ci sarà anche il prossimo anno, grazie al supporto di Maurizio Melfa, Openjobmetis e tutti gli altri sponsor. Inoltre, penso che se ci sarà la possibilità, si potrebbe pensare ad assumere la gestione del PalaCossiga, l’unico tasto dolente del cammino. Spero, che ci sia qualcuno volenteroso di ereditare la mia carica, io sono pronto a dare comunque il mio contributo e supporto, ma sotto altra veste. La vittoria più grande che abbiamo ottenuto è fare avvicinare tanta gente a questo meraviglioso sport».

Soddisfazione per l’importante lavoro svolto è stata espressa dal tecnico Salvatore Bernardo, che ha sottolineato come la mancanza del play Alessandro Amoruso abbia influito nell’esito delle ultime gare.
«Giusto fermarsi per il bene di tutti. Parlando delle partite disputare, non posso che fare i complimenti a tutti, giocatori e staff che hanno dato tutto per raggiungere la salvezza. Il nono posto può starci stretto, se pensiamo che abbiamo giocato le partite contro le prime senza Alessandro Amoruso, che ricopriva un ruolo fondamentale.

Non dobbiamo dimenticare, però, che è stato un campionato di altissimo livello, con società che potrebbero affrontare tranquillamente la serie B e anche le piccole, come Adrano e Giarre, che si erano rinforzate adeguatamente. Se devo pensare ad una partita, che mi ha lasciato l’amaro in bocca, dico quella contro il Basket School Messina, persa nei minuti finali dopo un parziale di 7-0. Anche contro il Ragusa abbiamo peccato d’inesperienza».

«Ad oggi – conclude – è impossibile fare previsioni sul futuro, il problema è molto ampio e non è legato ai soli risultati sportivi. Bisognerà vedere lo stato di salute delle aziende che ci hanno supportato. Ipotizzo un futuro importante, pensando anche alla presa in gestione del PalaLivatino da parte di Maurizio Melfa. Per la città è un passo importante, poiché poter disporre di una struttura del genere aiuta anche e soprattutto in ambito giovanile».

Nonostante sia ancora troppo presto per parlare della rosa del prossimo anno, alcuni atleti hanno già dato disponibilità per sposare nuovamente il progetto. Si tratta del veterano Fortunato La Rosa e di Nicola Serrani, che ha espresso parole di elogio per la società e per la città intera: «Dispiace, aver interrotto sul più bello il campionato, ma in questi casi è impossibile fare sport.

Ho sempre detto a tutti, dai miei familiari ai tifosi, che a Gela mi sono trovato benissimo dal primo momento. Penso sia stata la stagione migliore che io abbia mai fatto, grazie al supporto di tutti, compagni e dirigenza. Il posto è fantastico, così come gli abitanti. Sono cresciuto fisicamente e mentalmente. Ho già detto al mio procuratore, che la Melfa’s è una porta da tenere aperta, per il progetto molto interessante».
«Abbiamo disputato un campionato positivo – dice La Rosa – pensando che la squadra è stata costruita da zero. Tutti i punti conquistati, sono stati meritati.La mia volontà è quella di continuare con questa maglia. La Melfa’s ha dimostrato di poter stare in questa categoria».