Seconda sconfitta consecutiva per i gialloneri di Alessio Catania, che al Presti – ancora una volta a porte chiuse – non sono riusciti nell’impresa di fermare la seconda della classe Sant’Agata (1-2 il risultato).
Nonostante il punteggio, la prestazione non è da dimenticare, poiché la giovane squadra è riuscita a tenere testa agli avversari, più esperti ed in piena lotta per la promozione in D. Di Martino e compagni, oltretutto, possono recriminare per due calci di rigore non concessi dal direttore di gara. Protagonista Tomaino, per la rete della bandiera su punizione dalla lunga distanza. Il giocatore ex Santa Croce sta dimostrando giornata dopo giornata, di riuscire a tenere le “chiavi” del centrocampo, agevolando il compito del reparto offensivo, nel quale spicca Tuccio, sempre incisivo entrando anche a partita in corso.
Il tredicesimo passo falso in campionato, fa retrocedere il Gela FC al terzultimo posto con 11 punti, scavalcato dall’AciCatena, vittorioso tra le mura amiche per 3-2 contro il Ragusa, prossimo avversario della compagine cara al presidente Luigi Rivecchio. La formazione azzurra, negli ultimi tempi, si è allontanata dal treno delle primissime (0 punti nel mese di dicembre), ma resta comunque in corsa per un posto negli spareggi promozione, quarto con 40 punti ed un vantaggio di tre lunghezze sul Palazzolo sesto. Nel girone di andata al Mattei, la sfida finì 0-1 con la rete di Savasta.
«Contro il Sant’Agata – dichiara amareggiato l’esterno Tuccio (nella foto) - non meritavamo assolutamente di perdere. Loro sono stati più cinici, ma è altrettanto vero che la mancata assegnazione di due rigori, tra i quali uno su un contrasto da me subìto, influisce su una partita. Nonostante questo, sono felice di vedere continui miglioramenti sul piano di gioco. Alcuni di noi, me compreso, in questo periodo stiamo soffrendo di malesseri stagionali, che di certo non ci aiutano. Sono sempre più certo, che la salvezza sia alla nostra portata e sabato contro il Ragusa, dovremo dare il massimo per conquistare punti fondamentali per la classifica. Con l’unione di squadra, possiamo affrontare anche le squadre più quotate alla pari. Non siamo solo un gruppo, ma una piccola grande famiglia».