Brusco stop per i gialloneri di Alessio Catania, sconfitti con un tennistico 6-0 dal Carlentini, in quello che a tutti gli effetti risultava come uno scontro salvezza.
Gelesi disattenti, a causa di problemi fisici, e forse anche troppo sicuri di sé dopo l’importante successo contro il Giarre. Questa battuta d’arresto, complica la corsa verso la zona tranquilla della graduatoria. Gela sempre quartultimo con 11 punti, ma adesso distante dodici lunghezze dal Belvedere, scavalcato proprio dal Carlentini.
L’ obiettivo primario, per il momento, è quello almeno di raggiungere il miglior posizionamento nella griglia playout, ed il Pedara (prima squadra a far parte della zona calda) è distante solo due punti. Domenica, al Presti, sarà di scena il forte Sant’Agata, secondo a pari punti col Rosolini a quota 43, ed in piena lotta per la vetta, occupata dal Paternò con 49 punti. I biancazzurri, guidati da Venuto, non perdono da ben 4 turni e nell’ultima giornata hanno sconfitto per 4-0 l’AciCatena.
Per Di Martino & C., questa potrebbe essere l’occasione per riscattarsi dopo il 6-0 subìto nel girone di andata.
«La partita contro il Carlentini – dichiara il neo dirigente Marco Scerra (nella foto) – in settimana era stata preparata bene, ma abbiamo pagato a caro prezzo il fatto che molti dei nostri atleti hanno accusato dei malesseri di stagione, infatti dopo trenta minuti i padroni di casa hanno preso il sopravvento sul il piano del gioco. La squadra è motivata per fare bene già dalla prossima partita contro il Sant’Agata, una compagine tosta, candidata a vincere il campionato.
Dobbiamo puntare ad ottenere lo stesso risultato della partita contro il Giarre. Ogni incontro sarà fondamentale per raggiungere la salvezza. Credo fortemente in questo progetto in cui al centro ci sono i giovani, seguiti da dirigenti di tutto rispetto. La permanenza in Eccellenza è fondamentale per costruire qualcosa di duraturo. Speriamo – conclude – di poter giocare domenica ed anche tutte le altre partite al Presti con il pubblico presente, anche a capienza ridotta. Abbiamo a disposizione uno stadio di tutto rispetto ed è un vero peccato non usufruirne. Rispetto ad altri campi, come per esempio quello di Carlentini, è di un’altra categoria».