Il Gela che non ti aspetti, vince e convince fuori dalle mura amiche.
Come domenica scorsa sull’ostico campo del Nocera, dove i biancazzurri di Brucculeri hanno colto una vittoria preziosa in chiave rientro in zona play off. Spareggi che – lo ricordiamo – non servono a nulla, visto che lo strano regolamento di Lega non prevede la seconda promozione in serie C neanche a beneficio di chi vince i play off impropriamente detti “spareggi promozione”.
Resta quindi un traguardo onorifico quello che si pongono come obiettivo uno dei piazzamenti finali dal 2° al 5° posto in classifica. Solo dispendio di energie e soldi spesi per inseguire un platonico traguardo, che non prevede neanche l’assegnazione di una coppa.
Il Gela, come quel manipolo di squadre che al momento occupano, tutte alle spalle della corazzata Bari, la zona play off, giocano e si impegnano per un obiettivo virtuale, buono solo per chi, alla fine, dovesse puntare ad un ripescaggio oneroso, una chimera per il Gela, alle prese con difficoltà logistiche, su tutte la mancanza di un campo su cui allenarsi e giocare le partite di campionate, quali che potrebbero essere, in serie D o in C.
Tornando a domenica scorsa, l’impresa del Gela a Nocera ha del titanico, considerando le condizioni di assoluta precarietà della squadra allenata da Totò Brucculeri, falcidiata da squalifiche e infortuni.
Note positive per le riserve promosse titolari e per l’attaccante Sowe, che continua a segnare con una certa puntualità. Il gol del senegalese ha sbloccato la partita e quando i campani hanno raddrizzato il pareggio, ci ha pensato La Vardera a riportare in vantaggio i gelesi.
Domenica Sicignano e compagni ricevono sul neutro di Licata un redivivo Rotonda che da ultimo in classifica ha lasciato il fanalino di coda all’Igea Virtus grazie alla vittoria sul Locri. Un risultato che ha rincuorato i calabresi che ora puntano ad evitare la retrocessione diretta. Brucculeri spera di recuperare qualche acciaccato e di non pagare dazio per gli alle