Il Gela battuto dal Portici rimette i piedi per terra

Il Gela battuto dal Portici rimette i piedi per terra

Peccato. La sconfitta che il Gela ha rimediato sul neutro di Licata contro il Portici ha riportato con i piedi per terra dirigenti e squadra (nella foto Sicignano).

Anche la tifoseria è rimasta con la bocca amara, mentre il tecnico Brucculeri si è arrabbiato di brutto per il comportamento dell’arbitro, che – dire dell’allenatore di Mazara – avrebbe favorito con le sue decisioni la squadra campana.


Non è il caso di prendersela con gli arbitri. I nemici del Gela sono altri, ben individuati nella classe politica, che ha mostrato il più assoluto disinteresse verso la maggiore squadra cittadina di calcio, menefreghismo mai registratosi nella storia sportiva gelese, costringendola a giocare sempre fuori. A Licata si contava molto sulla prestazione di Retucci, che nel turno precedente contro il Città di Messina aveva fatto sognare la tifoseria segnando il gol della vittoria. Retucci ha giocato ma non ha brillato come tutti speravano. Non ci si può sempre esprimere ai massimi livelli.

Tornando a Brucculeri, il tecnico dovrà lavorare parecchio. La battuta d’arresto contro il Portici ha allontanato la squadra dalla zona play off ed anzi l’ha risucchiata verso il basso. E se prima della botta di Licata il Gela guardava dall’alto tante altre squadre dal suo quarto posto, ora dovrà stare attento a non farsi trascinare nelle sabbie mobili della zona a rischio. Con una classifica così combinata, basta poco per ritrovarsi giù, e quando è così basta poco per ritrovarsi nella polvere.

Dopo le due gare casalinghe consecutive messe a frutto solo a metà, i biancazzurri si apprestano ad affrontare una difficile trasferta in Campania, dove domenica saranno attesi dalla forte Palmese, squadra che è davanti un punto rispetto al Gela. Un pareggio sarebbe oro.