Altro giro, altra sconfitta per il Gela, che ad Acireale, nel turno infrasettimanale di mercoledì scorso, è stato battuto per 2-1 (di Ragosta il gol dei biancazzurri).
Esordio amaro, quindi, per mister Brucculeri, (nella foto) tornato sulla panchina dei gelesi dopo le dimissioni volontarie del tecnico Karel Zeman, stanco di dover operare in un ambiente con tanti aspetti negativi, primo fra tutti l’assenza di pubblico sugli spalti del Presti, ancora chiuso al pubblico per l’inaginilità di curva e tribuna.
La squadra, che intanto continua a perdere pezzi (è andato via anche Federico), ha comunque mostrato carattere, interpretando lo spirito battagliero del suo nuovo tecnico.
Una partita, quella del Tupparello, che la squadra non avrebbe mai voluto perdere per la rivalità che ha da decenni caratterizzato i rapporti tra le due tifoserie. Nella squadra granata, peraltro, giocano due vecchie conoscenze del calcio gelese, i difensori Gambuzza e Campanaro, quest’ultimo gelese doc. Sulla panchina degli etnei siede Pippetto Romano, che ha calcato il Presti prima come giocatore, poi come allenatore. Insomma, per il Gela ad Acireale il turno infrasettimanale è stato amaro su tutti i fronti.
A nulla è valso neanche il recupero dell’attaccante Dieme, che era andato via dal Gela e poi rientrato. Assenza ad Acireale anche del folletto Alma, alle prese con fastidi muscolari, gli stessi che lo avevano costretto alla sostituzione nella gara precedente al Presti, giocata e pareggiata contro il Marsala. Contro i lilibetani i biancazzurri, guidati provvisoriamente dall’allenatore della squadra Juniores Mirko Fausciana, su erano resi protagonisti di una grande rimonta, segnando due reti in rapida successione con Ragosta e Sowe.