E’ arrivato per il Gela il momento di dichiararsi: Vuole restare tra le grandi o fare marcia indietro e riientrare nei ranghi?
Dopo il roboante successo di domenica scorsa (5-1) sul Roccella, i biancazzurri in verità potrebbero, senza per questo peccare di presunzione, sentirsi autorizzati a pensare in grande, ma c’è da fare i conti con l’Acr Messina, una squadra che ha qualche problema dovuto al mancato raggiungimento degli obiettivi sperati.
I giallorossi, infatti, si erano presentati ai nastri di partenza con velleità dichiarate. Avrebbero voluto disputare un campionato degno del suo passato, ma le cose sono andate diversamente, cambiando ben tre allenatori (Raffaele- Infantino-Biagioni). Insomma, c’è chi sta peggio del Gela, che al momento deve fare i conti solo con l’assnza di pubblico sugli spalti per l’annosa inagibilità di curva e tribuna. Roba non da poco, se si considera che questo problema si trascina praticamente dal campionato scorso.
Il Messina viene da un pareggio contro il forte Locri. Un buon risultato che deve mettere in stato di allerta la compagine di Zeman, che vuole continuità dopo il successo sui calabresi del Roccella.
Il Gela cala le sue carte. Tra queste, l’ex del Messina Ragosta, uno degli uomini più in forma di Zeman, che contro la sua ex squadra vorrebbe fare legittimamente la sua buona figura. La sua presenza in campo sin dal primo minuto non è in diascussione, a prescindere dai trascorsi in casacca giallorossa della mezzapunta biancazzurra, che tanto bene sta facendo in campionato.
Considerazioni dovute sullo stato di forma del fantasista Alma, autore domenica scorsa di una doppietta, assurto con 9 gol a capocannoniere del girone. Un buon viatico per l’attaccante niscemese, che vuole emulare probabilmente le gesta del suo campagno di squadra Bonanno (19 reti lo scorso anno, al momento infortunato e a secco di gol).
Probabile da parte del tecnico la conferma in blicco della formazione che ha maltrattato il Roccella domenica scorsa.