A fine seduta, nel trambusto generale che ne è scaturito appena il presidente del Consiglio Ascia ha proclamato l’esito della votazione, abbiamo raccolto alcune dichiarazioni tra gli esponenti politici presenti in aula.
Giusi Bartolozzi (deputato nazionale di Forza Italia)
«La mozione di sfiducia era quello che volevamo e ne siamo sempre stati convinti. Il merito va certamente riconosciuto ai nostri consiglieri che l’hanno portata avanti senza tentennamenti alcuni. Oggi il centrodestra ha dato una grande dimostrazione di unione e da domani siamo pronti a instaurare un rapporto di collaborazione con la Lega. La mia presenza? Non ha influito, era già tutto scritto».
Salvatore Farruggia (consigliere Lega Nord)
«Era impossibile tentennare perché erano i cittadini che ci chiedevano di mandare a casa questa amministrazione inefficiente e poco collaborativa. Oggi non è un giorno di festa ma siamo contenti di aver dato anche un’altra dimostrazione alla città: i giovani hanno le spalle larghe. Siamo stati accreditati come giovani corruttibili ma siamo sempre stati consapevoli di ciò che volevamo».
Virginia Farruggia (consigliere Movimento 5 Stelle)
«Abbiamo chiesto scusa alla città in questi due anni e mezzo e lo abbiamo fatto anche nel corso di questa seduta. Oggi restituiamo al popolo una nuova opportunità. E’ stato un percorso travagliato. C’era la necessità di rompere con una Giunta che ha deciso di governare in solitudine questa città. Ha messo da parte il consiglio comunale non ricordandosi che noi siamo la rappresentanza dei cittadini a Palazzo di Città. La presenza di Lorefice e Di Paola dimostra quanto il Movimento sia vicino ai cittadini».
Antonio Torrenti (nella foto, consigliere Noi con l’Italia)
«Non so se l’interruzione dei lavori allo stadio fossero una ripicca contro il sottoscritto ma se così fosse non sono stati accontentati. Vi dirò di più. La dirigenza del Gela venerdì ha incontrato l’onorevole Musumeci il quale ha rassicurato la società sugli interventi allo stadio».
Enzo Cirignotta (nella foto, consigliere Noi con l’Italia)
«Oggi per Gela è la festa della Liberazione perché non si poteva più continuare con questa amministrazione. C’è stato un lavoro certosino dietro e siamo contenti che sia andata così. Non avevamo alcun dubbio».
Alessandra Ascia (presidente del Consiglio comunale)
«Abbiamo dimostrato alla città che siamo al loro servizio anche se sono rimasta stupita sul sì di alcuni consiglieri. Adesso un delegato del sindaco porterà avanti gli atti di estrema urgenza, ma nei prossimi giorni sarà nominato il Commissario».
Francesca Caruso (consigliere Energie per l’Italia)
«Noi non abbiamo mai detto che non avremmo votato questa mozione di sfifucia ma che l’avremmo discussa in aula per non ripetere le pagliacciate dello scorso 22 dicembre. A noi la firma sul documento non fu chiesta dai ventuno firmatari ma oggi abbiamo dato risposte alla città. Il consiglio è sempre stato compatto».
Salvatore Sammito (consigliere indipendente)
«Io non ho mai avuto tentennamenti e sono felice di averlo dimostrato, nonostante qualche messaggio subliminale. La città da più di due anni ci chiede di sfiduciare questa Giunta e oggi l’abbiamo accontentata».
Sandra Bennici (consigliere indipendente)
«Oggi abbiamo fallito tutti, soprattutto noi. Ho provato a convincere tutti a fare rete ma non si è concretizzato. A pagare le conseguenze sarebbe stata la città e allora ho ritenuto opportuno mettere un punto a questa avventura amministrativa. Non venga ricordata come una vittoria».
Anna Comandatore (consigliere Diventerà Bellissima)
«Dal momento in cui abbiamo chiesto invano al consiglio di collaborare fino a fine mandato noi non ci siamo disuniti. Ognuno agisce in base alla propria coscienza. Tutti sono stati compatti nel non accettare la nostra apertura. Adesso prenderemo provvedimenti nei confronti di qualche collega di centrodestra (Scerra di Forza Italia) che ha lanciato accuse pesantissime».
Giuseppe Licata (assessore dimissionario ai Lavori pubblici)
«Sono estremamente convinto che oggi la città abbia subito una sconfitta mandando a casa l’amministrazione targata Messinese. Posso parlare poco visto che ho fatto parte di questa squadra solo per 40 giorni, ma sono sicuro che avremmo potuto fare tanto».
E nemmeno il tempo della sfiducia che il Partito Democratico annuncia il primo passo, con una dichiarazione affidata ai social dall’ex deputato regionale Lillo Speziale: «Messinese è stato un regalo alla città dei 5 Stelle. Adesso fronte ampio per ricostruire».
Ed ha annunciato un incontro del centrosinistra lunedì alle 17 all’Hotel Sileno.