Casano, Di Dio, Orlando. Morselli, Torrenti, Caruso, Sammito, Cavallo, Scerra, Bonura, Guastella, Comandatore, Napolitano, Di Modica, Panebianco,
No, non è la squadra di Gela per i prossimi campionati mondiali di “cazzeggio” (rischierebbero di vincere il titolo…): sono i quindici prodi consiglieri comunali che più di un anno fa, il 20 marzo 2017, hanno dato parere favorevole all’approvazione del Regolamento per la gestione della sosta a pagamento nel Comune di Gela.
Da più parti è stato fatto notare che questo nuovo Regolamento faceva acqua in diversi articoli, ma né il consiglio comunale né tantomeno l’amministrazione hanno sentito il bisogno di rapportarsi con i cittadini “plebei” che avrebbero potuto fornire qualche valido suggerimento.
Del resto, va rilevato che quattordici dei quindici prodi consiglieri vivono in quartieri dove il problema delle “strisce blu” non esiste: non avevano quindi la chiara percezione (faccio l’avvocato del diavolo) dei problemi di sosta nel centro storico. Il quindicesimo, che vive nel centro storico, in quel momento forse pensava ad altro.
Questo nuovo regolamento entrerò in vigore in occasione del primo affidamento del servizio, quindi tra pochi giorni, non appena l’amministrazione affiderà il servizio (seppure in via provvisoria) alla Blue Line. Tant’è che la Giunta municipale si è affrettata a stabilire le tariffe per la sosta, con delibera del 25 giugno scorso. E ha anche individuato il numero e l’ubicazione degli stalli nel centro storico: 70 a pagamento, 35 per i residenti, 32 per i disabili (che evidentemente hanno la stessa valenza numerica dei residenti), 11 stalli rosa e 35 bianchi.
Ma proprio a nessuno dei quindici prodi consiglieri è venuto in mente di trascorrere dieci minuti all’Ufficio Anagrafe del Comune di cui si professano amministratori, per sapere quanti sono i residenti del centro storico? Avrebbero ben capito, in questo caso, che era una follia assegnare spazi riservati per i soli residenti, spazi chiaramente insufficienti, come del resto è una follia diminuire a soli settanta gli stalli blu. Si ottiene un duplice effetto negativo: i residenti che si contendono i pochi stalli disponibili da un lato, e minori incassi per il Comune dall’altro. Complimenti per la trasmissione!
Se poi qualcuno crede di favorire, in questo modo, l’utilizzo del Parcheggio Arena (una volta ripristinato), andrebbe invitato a visionare la funzionalità di parcheggi in varie città di altre regioni: il Parcheggio Arena, per essere “appetibile”, deve essere collegato al centro con scala mobile sulla Via Morello, e la Via Colombo, oggi interdetta ai disabili, deve avere marciapiedi fruibili e senza buche. Non spacciamo un parcheggio da terzo mondo come l’Arena per struttura utilizzabile!
Ricapitolando, il nuovo Regolamento, frutto di mancata conoscenza della città da parte di chi non la vive, ottiene il duplice effetto di complicare la vita ai residenti e di diminuire gli incassi del Comune. Il consiglio comunale dovrebbe immediatamente approvare i dovuti correttivi, per tentare in extremis di salvare la faccia. Lo farà? O li iscriviamo d’ufficio all’Ucas (Ufficio complicazione affari semplici)?