ll documento votato dal Consiglio comunale: «Ecco perchè il sindaco deve dimettersi»

ll documento votato dal Consiglio comunale: «Ecco perchè il sindaco deve dimettersi»

I mediocri non sanno di essere mediocri questo è il fatto, proprio in quanto mediocri gli manca la fantasia per immaginare che qualcuno possa essere meglio di loro, e dunque chi di fatto lo è deve avere qualcosa che non va, deve aver barato da qualche parte, o in definitiva deve essere un matto che si immagina di essere migliore di loro, è quindi un presuntuoso, un crudele. La crudeltà, è di fatto, la virtù per eccellenza dei mediocre. (cit).


E già…, la crudeltà dei mediocri.
E’ con la stessa crudeltà che Lei, caro Sindaco, ha agito in questo periodo. E’ stato dapprima crudele nei confronti di chi l’ha preceduta, vedendo marcio ovunque e in chiunque, tacciando, varie volte, l’amministrazione precedente come il male assoluto, assumendo un atteggiamento di moralizzatore ed inquisitore.


E’ stato crudele nei confronti dei dipendenti comunali, quando ha nominato una sua amica personale quale segretaria particolare che lo segue, come un ombra, dappertutto anche nei frequenti viaggetti oltre lo stretto.

E’ stato allora che ha detto che non si fidava di alcun dipendente comunale e che aveva bisogno, appunto, di persone fidate che le tenessero l’agenda, nonostante al comune di Gela ci sono centinaia di funzionari che avrebbero potuto svolgere lo stesso ruolo, a costo zero per i cittadini. Ma no lei non poteva perché, a suo dire, nessun dipendente meritava questo onore.

E tutto in dispregio delle casse comunali, considerato che la Sua segretaria ci costa circa 40 mila euro l’anno.


E’ stato crudele nei confronti dei funzionari e dirigenti comunali che ha continuato ad alternare ora in uno ora in un altro settore amministrativo, come se si trattasse di danzatori di walzer. Responsabili anche loro, lo ha detto Lei in varie occasioni, di non svolgere bene le loro mansioni.
E’ stato crudele nei confronti dei suoi assessori.


Prima l’assessore Nardo, di Paola, Lorefice, Catania, Damante, Abela, di Francesco, Salinitro, d’Arma, anche loro non erano di Sua fiducia, non erano affidabili, anzi erano degli inetti. E’ già soltanto chi è mediocre può essere tanto crudele nei confronti di chi, fino a qualche ora prima, ha seduto al proprio fianco alla guida di questa città martoriata e subito dopo essere tacciato di incapacità ed incompetenza.


E’ stato crudele nei confronti dei consiglieri comunali che in varie occasioni ci siamo mostrati pronti ad un confronto, in modo da rendere più agevole il percorso amministrativo. Le aspettative tuttavia erano destinate a rimanere deluse, infatti Lei con arroganza ha snobbato in più occasioni il consiglio comunale compresi i consiglieri dei 5 stelle, quelli che l’hanno candidato e fatto eleggere.

Ma ciò che è più grave caro sindaco è che Lei è stato crudele con gli elettori che a gran voce e con immensa speranza le hanno dato fiducia, al grido dell’onestà e del cambiamento.

Gli stessi cittadini che lei ora non riceve perché non ha tempo, ha altro a cui pensare. Gli stessi cittadini che oggi si sentono traditi dal suo operato, dalla sua azione di governo, che doveva essere caratterizzata dalla trasparenza e dalla partecipazione. Nulla di più falso.


Un uomo eletto con un grosso suffragio di voti, promettendo che avrebbe restituito la città ai cittadini, aprendo le porte del palazzo. In realtà, i cittadini oggi vogliono la città indietro nello stato in cui l’ha trovata.

Si stava meglio quando si stava peggio, è questo che dice il popolo gelese. Il popolo ha già sfiduciato il Sindaco e buon senso e ragionevolezza e rispetto per cittadini avrebbe dovuto già far crescere nel Sindaco di rassegnare le proprie dimissioni.
Per questi motivi Le chiediamo di prendere atto, insieme alla giunta, del suo fallimento e le chiediamo di rassegnate le sue dimissioni

* (documento del 19 marzo 2018 proposto in consiglio dal capogruppo di Sicilia Futura avv. Giuseppe Ventura e votato favorevolmente a larga maggioranza).