Peppe Di Cristina, assessore Pd: «Gela, da metafora della questione meridionale deve diventare priorità regionale e nazionale»

Peppe Di Cristina, assessore Pd: «Gela, da metafora della questione meridionale deve diventare priorità regionale e nazionale»

Il campo largo progressista, con dentro il Pd, ha vinto le elezioni che hanno incoronato Terenziano Di Stefano nuovo sindaco di Gela.

Strepitosa la rimonta al ballottaggio rispetto all’esito del primo turno. Clamoroso, parimenti, il ritorno del Pd a livello locale, dopo le difficoltà negli ultimi anni, culminate con la rinuncia al simbolo nelle precedenti elezioni amministrative. Un’affermazione netta, certamente aiutata dal premio di maggioranza, ma che vede il Partito democratico vantare nel civico consesso sei consiglieri comunali eletti, con due assessori di riferimento in giunta. Uno di questi, con deleghe a Turismo, sport, politiche giovanili, affari generali e rapporti con i quartieri, è il dirigente nazionale, già segretario provinciale e cittadino, Peppe Di Cristina (in foto).

«Al primo turno – afferma l’assessore Di Cristina – c’è stata una tenuta della coalizione che con grande generosità ha dimostrato di aver messo in campo un progetto di squadra credibile. Nel secondo turno la maggiore attendibilità in termini di esperienza politica del candidato a sindaco unita alla coesione della squadra, hanno fatto dal mio punto di vista la differenza.

Dal canto suo, il Partito democratico ha dimostrato di essere una forza politica presente sul territorio e di avere una visione della città. Non è stato facile ricostruire una lista competitiva che si affermasse come la prima della coalizione, vista la situazione creata, eppure ci siamo riusciti. Questo dimostra che il Partito democratico ha un rapporto profondo con questa comunità. Adesso dobbiamo vincere la sfida del governo. Crediamo nel percorso del campo largo e vogliamo continuare su questa traccia. A Gela abbiamo battuto le destre, un risultato che sembrava impossibile alla vigilia, grazie a una coalizione che ha saputo mettere insieme le migliori esperienze civiche attorno a un candidato credibile, al quale va la nostra piena fiducia».

Inutile nasconderlo, la sua nomina assessoriale ha creato qualche fibrillazione interna, poi rientrata. Ciò è dimostrazione di una tenuta del coordinamento cittadino che, considerato il riscontro elettorale, ha fatto un lavoro che sta dando buoni frutti. «In un partito come il nostro, le discussioni sono naturali, ma questo – afferma con fierezza –  non significa che alla fine la politica non debba prevalere.

Anzi, la politica deve sempre prevalere. E’ nel nostro dna politico. La gestione commissariale è stata ineccepibile e ha dimostrato grande lungimiranza. Nel 2025 il Pd farà il suo congresso e quello sarà il luogo della discussione, come sempre. Sabato parteciperò alla direzione nazionale e a nome di tutto il partito locale, rilanceremo il caso di Gela. Condividiamo la posizione del sindaco: Gela è il simbolo metaforico della questione meridionale e deve essere una priorità regionale e nazionale. È una città che ha dato tanto e oggi merita di essere aiutata.

I gelesi non chiedono assistenzialismo, ma opportunità. La nostra è una comunità laboriosa che, nei momenti più difficili, ha sempre trovato il senso e l’orgoglio di una grande città. Per questo siamo impegnati incessantemente per ridare a Gela l’opportunità che merita».

Il suo ingresso in giunta non è stato affatto timido e lo ha visto subito in azione. «Abbiamo fatto un grande lavoro, anche – ammette l’assessore del Pd – insieme alla commissione consiliare di merito. Dalla ricostituzione della consulta giovanile ad un rapporto costante con tutte le società sportive. Sulle politiche giovanili che per la nostra amministrazione sono un cruccio, stiamo lavorando insieme alla commissione consiliare per ridare in tempi brevissimi la consulta giovanile, un luogo che immaginiamo di dibattito politico e soprattutto di confronto civico tra i più giovani.

Sullo sport dobbiamo ringraziare chi ogni giorno fa sacrifici per tenere vive realtà straordinarie e anche lì siamo impegnatissimi per ridare struttura adeguate alle giuste ambizioni delle nostre società che tra l’altro stanno attraversando un periodo favorevole». 

«Noi immaginiamo – continua – una Gela che riprendi il suo posto ed il suo ruolo da protagonista. E per questo, abbiamo messo come priorità il turismo a partire dalla storia straordinaria della nostra città. Una ricchezza che non racconta solo il passato, ma offre anche un potenziale significativo per lo sviluppo turistico. Valorizzare questi aspetti attraverso iniziative culturali che diventino eventi stabili, coinvolgenti i giovani attraverso le scuole, può contribuire a promuovere Gela come destinazione di interesse, attirando visitatori e stimolando l'economia locale.

Con un patrimonio culturale e naturale di grande valore, con una storia affascinante e un ambiente ricco di bellezze da scoprire, la sfida futura sarà quella di integrare queste risorse in un progetto di sviluppo sostenibile che possa beneficiare la comunità e attrarre l'attenzione di un pubblico più ampio».

Insomma, una visione del futuro di Gela con uno sviluppo a trazione turistica e culturale, alimentandosi della sua storia. «A Gela – precisa Di Cristina - deve cambiare la narrazione di ciò che ci raccontiamo. Questa è una città in cui ogni angolo racconta un pezzo di storia lungo 2500 anni. Gela è la città di Eschilo. Qui si discuteva di democrazia e filosofia quando nel resto del mondo non si utilizzava neanche la scrittura. Abbiamo il dovere di essere orgogliosi delle nostre radici e di utilizzarle come volano per il turismo.

Gela ha avuto un ruolo significativo nella storia antica, essendo stata un importante centro commerciale e culturale. I resti archeologici, come i resti dell’acropoli e le antiche mura greche, raccontano storie di un passato straordinario e di una comunità che ha saputo fiorire in un contesto storico complesso. La nostra costa affacciata sul Mediterraneo, rende Gela un luogo affascinante da visitare e stiamo lavorando per fare raccontare soprattutto ai giovani le nostre bellezze.

Gela – aggiunge – vanta un patrimonio naturale notevole, con spiagge che si estendono lungo la costa e aree che offrono opportunità per attività all'aperto. La varietà del suo territorio, che spazia dalle colline interne alle aree costiere, contribuisce a creare un ambiente unico e diversificato. Su tutto questo stiamo lavorando con impegno, insieme al Sindaco e all’intera amministrazione, per un’idea nuova di turismo culturale, legato anche alle nostre bellezze ambientali uniche nel Mediterraneo».

Sì, ma c’è il dissesto. «Il Sindaco sta facendo insieme alla sua giunta e alla maggioranza – sottolinea l’esponente dem - un grande lavoro per superare una fase complicata e l’ho apprezzato da subito, prima ancora che entrassi in giunta.

E’ vero, sono un uomo di parte ma fa bene il Sindaco a fare un appello a tutte le forze politiche per sostenere il rilancio della Città e superare la fase del dissesto. Nonostante tutto – ha concluso – però non possiamo non evidenziare che in questi mesi si è fatto una grande lavoro per ridare a Gela quello che merita, vale a dire un ruolo centrale nel territorio e non solo».