Consigliere comunale uscente, in queste elezioni Valeria Caci (in foto) ha rinnovato l’impegno candidandosi per il consiglio comunale nella lista “Autonomisti per Gela”, con cui ha sposato il progetto che ha visto Di Stefano trionfare al ballottaggio.
La lista non ha superato la soglia di sbarramento per l’accesso in consiglio comunale, ma ha comunque contribuito alla vittoria della coalizione, tanto da guadagnarsi un posto come assessore con deleghe a Servizi sociali, Pari opportunità e Demografico.
«Sostenere Terenziano Di Stefano nella corsa a sindaco – esordisce l’assessore Caci – è stata una scelta consapevole. Durante l’amministrazione Greco, sia in giunta che in consiglio, Mpa e Una buona idea hanno collaborato intensamente. Si è creato un legame basato su una comunione di intenti che ci ha portato ad appoggiare la candidatura di Di Stefano. Non poteva essere altrimenti, del resto, anche perché convinti da un programma concreto e rispondente alla realtà gelese. Di Stefano vanta una lunga esperienza politico-amministrativa che è una garanzia nell’affrontare la crisi economico-finanziaria che attanaglia l’ente comunale. Personalmente, poi, è stato agevole sceglierlo. Nutro verso di lui un stima incommensurata e sono certa che la stima sia reciproca».
Quello autonomista, d’altronde, è un movimento che è tornato prepotentemente nell’agone politico locale con le due vittorie elettorali, prima con Greco ed ora con Di Stefano. Un movimento che pubblicamente sembra però in continuo fermento e che non riesce ancora a strutturarsi definitivamente sul piano organizzativo. «Questo fermento – replica – è dovuto al crescente apprezzamento di tanta gente che guarda con attenzione ed interesse alla nostra azione politica.
La sezione gelese dell’Mpa è in avanzata fase organizzativa. In tante province si sono svolte le assemblee propedeutiche ad una strutturazione regionale che è già avvenuta. Anche a Gela questo lavoro preparatorio è già ben avviato. A breve e con il supporto dei nostri riferimenti regionali, siamo in procinto di dotarci di una struttura organizzativa».
La delega ai servizi sociali è già impegnativa di suo, figuriamoci in un contesto di dissesto. «Non posso negare – ammette - che il personale è ridotto rispetto al fabbisogno del territorio ma una plauso va fatto ad ognuno di loro per l’efficienza e la disponibilità verso gli utenti dimostrata. Ai funzionari è stato richiesto uno sforzo immane nel preparare la documentazione utile per rendicontare crediti e debiti del settore. La priorità infatti è arrivare il prima possibile all’ipotesi di bilancio riequilibrato. Semmai, per il fabbisogno territoriale che abbiamo iniziato ad analizzare – sottolinea – le risorse dello Stato sono inadeguate, per i tanti servizi che devono essere attivati in tutto il distretto socio-sanitario di Gela».
Il settore in questione, pertanto, rimane ancora cruciale per le implementazioni del welfare. «Il sistema dei servizi sociali – conferma – costituisce uno strumento fondamentale di resilienza della nostra comunità. Per tale motivo è necessario orientare le attività, a partire dalla programmazione, nel consultare i cittadini e coinvolgerli direttamente nei processi concernenti la definizione delle politiche di sviluppo sul territorio. Diventa così essenziale promuovere la coesione sociale che è alla base del sistema di sicurezza e protezione da offrire alle famiglie gelesi in difficoltà ed in grado di attivarsi in risposta ai bisogni sociali».
Ne discendono un serie di priorità da perseguire durante il mandato amministrativo. «Cercheremo con le risorse disponibili – rimarca la dott.ssa Caci – di attivare i servizi più urgenti, l’Asacom, l’assistenza domiciliare, l’Home care premium, senza tralasciare la prima missione di questo settore, vale a dire la tutela dei minori, attorno cui intendiamo costruire una rete di protezione in collaborazione con gli attori che si occupano dei minori».
Mentre c’è da occuparsi anche delle deleghe al settore demografico ed alle pari opportunità. «Nel settore demografico in realtà – precisa – abbiamo l’obbligo di perseguire un processo di digitalizzazione del servizio, nonché di allocare gli uffici in luoghi più idonei sia per i cittadini utenti che per il personale. In merito alle pari opportunità – prosegue – l’obiettivo è quello di generare un network relazionale di tutti gli attori, dagli organismi pubblici ai soggetti privati come associazioni. club services, comitati, che si occupano di questa sensibile tematica.
Questa amministrazione intende sostenere le iniziative dirette a favorire la partecipazione della donna alla vita pubblica, il contrasto ad ogni forma di discriminazione di genere, la promozione di una cultura scevra da stereotipi e pregiudizi».
Tutti obiettivi di una normale città civile. «Personalmente, mi sono approcciata – evidenzia - a questo incarico assessoriale con spirito positivo, affrontando le criticità con la rettitudine di chi è certa che le soluzioni ai problemi, con il lavoro, prima o poi arriveranno. Ma il gelese – ammonisce – deve fare la sua parte, in qualunque ruolo svolto, dimostrando così di voler amare questa città per cambiarla davvero, in primis rispettando e prendendosi cura delle bellezze che il nostro territorio offre. Solo con la collaborazione dei cittadini – conclude – Gela può diventare una città normale che è ciò, poi, che gli stessi cittadini dicono di desiderare prima di ogni altra cosa».
Chi è/ La dott. Valeria Chiara Caci (nella foto) è nata a Gela, il 28 marzo 1976, è sposata e madre di tre figli: Emanuele di 25 anni, Ludovica di 20 e Francesco di 13.
Titolo di studio: laurea triennale in Scienze dell’Educazione e della Formaazione, prossima alla laurea magistrale (deve solo discutere la tesi) in Lingua e Cultura italiana:
Professione: Educatrice;
Hobby, Interessi, passioni: ama leggere e viaggiare.