Sabato e domenica in città si è votato anche per le europee, sebbene l’intera campagna elettorale è stata interamente occupata dalle amministrative.
Il dato dell’affluenza, oltre il 59%, è stato maggiore in confronto alle comunali, perché diversi residenti gelesi che si trovano fuori per lavoro o studi, hanno ridotto la conta degli elettori (da 64.000 a 59.000), mentre i votanti sono stati grosso modo gli stessi (poco meno di 37.000).
In città la candidata locale del Movimento 5 stelle e consigliere comunale uscente, Virginia Farruggia, è stata omaggiata da oltre seimila preferenze, trascinando i pentastellati al 31,4%. «Grazie ai 6020 gelesi – si legge nel profilo social personale della Farruggia – che hanno scritto il mio nome. Grazie ai 9592 gelesi che hanno fatto del M5S la prima lista in città con il 31,39% di voti. Grazie ai siciliani e ai sardi, che in oltre 21 mila, hanno scritto il mio nome nella circoscrizione Italia Insulare. Grazie ai miei compagni di viaggio, con i quali ho vissuto momenti indimenticabili. Grazie a tutti voi. Il mio impegno nel M5S continua come cittadina attiva. Pronta per le nostre battaglie per una Gela e una Sicilia #dallapartegiusta».
Secondo partito in città si è classificato Fratelli d’Italia che si è attestato al 22,6%, con Giorgia Meloni che ha totalizzato oltre tremila preferenze. Sul terzo gradino del podio è salito Forza Italia (primo partito alle amministrative) al 19,9% e con Marco Falcone che ha raccolto quasi 1350 preferenze. A seguire Pd (9,9%) e Lega (6,2%) con il generale Vannacci più premiato a Gela rispetto ai siciliani Raffaele Stancanelli ed Annalisa Tardino. Tra gli altri leader nazionali, Ely Schlein ha preso 391 preferenze, Cateno De Luca 361 preferenze, Michele Santoro 183 preferenze, Matteo Renzi 155 preferenze e Carlo Calenda 47 preferenze.
Nella Circocrizione V, Italia insulare (Sardegna e Sicilia), il partito della premier Meloni, Fratelli d’Italia (21,2%) mantiene la testa ma con un gap ridottosi ad un solo punto percentuale su Forza Italia (20,2%). Sono quattro gli eletti: rispettivamente Giuseppe Milazzo e Ruggero Razza (FdI) da un lato, Edy Tamaio e Marco Falcone (Fi) Tra i progressisti italiani; Pd e Mss sostanzialmente si equivalgono (16%).
Per entrambi un seggio (a testa) che vanno a Giuseppe Lupo e Giuseppe Antoci. Nulla da fare invece per Virginia Farruggia. Ben più staccati gli altri con in testa i salviniani (7%) ed a seguire Avs (6). Anche a quest’ultimi scatta un seggio a testa che vanno ad appannaggio, rispettivamente, di Raffaele Stancanelli e Leoluca Orlando (qualora la Salis e Lucano dovessero - come sembra - optare per altre circoscrizioni). Per quanto riguarda il dato nazionale, FdI è primo partito (28%) davanti a Pd (24). Rispetto alle due isole, scendono vertiginosamente i consensi di M5s (9,9%), Fi (9,6%) e Lega (6%).