Mammano che si avvicina la data delle elezioni (8 e 9 giugno prossimi), diventa sempre più difficile stare dietro alla girandola di nomi, intrecci, “fidanzamenti” annunciati e poi disdetti, insomma tanti nomi, poche idee.
Una situazione che allontana sempre di più il cittadino-elettore dalla politica, sempre meno praticata e nobilitata. Come sempre, nessuno al momento parla di programmi. Dovrebbe essere al contrario, ma a questo ci siamo abituati.
Affollamento di liste. Stavolta la corsa per uno scranno in consiglio comunale dovrebbe essere più partecipata. Intanto, diversamente da come andò 5 anni fa, i partiti tradizionali dovrebbero uscire allo scoperto. Il Pd avrà la sua lista, come pure Forza Italia, Nel 2019 niente simboli nè di Pd nè di Forza Italia, i cui candidati si intrupparono nelle varie liste civiche, salvo poi resuscitare i tradizionali simboli a consiglio insediato.
In questa prossima tornata, i partiti dovrebbero rientrare nella corsa con i rispettivi simboli.
A volte ritornano. Nella prossima tornata, sono stati annunciati – non si sa ancora se con proprie liste o solo con candidati sparsi in altre liste – i ritorni dei Comunisti (Totò D’Arma), dei Liberali (Paolo Comandatore, appena designato coordinatore cittadino), dei Socialisti (Piero Lo Nigro), e dell’Udc (Salvatore Incardona), già presente nella precedente competizione con lo stesso Incardona, passato dalla minoranza alla maggioranza nel giorno dell’insediamento in consiglio comunale.
Divorzio Greco-Morselli. Chi avrebbe potuto mai pensare che proprio all’ultimo miglio il sodalizio tra il sindaco Lucio Greco e l’assessore Romina Morselli si sarebbe sciolto per ragioni prettamente politiche nel bel mezzo della campagna elettorale, con il primo impegnato nell’intrepido tentativo di ricandidatura?
Eppure è accaduto, con scenari impensabili fino a ieri, ma che potrebbero aprirsi con conseguenze anche queste impensabili. La “lite” fra i due era stata fatta passare in un primo momento come un difetto di comunicazione su un progetto qualificante per la città per il quale l’assessora Morselli si stava impegnando senza trovare collaborazione da parte del sindaco e della burocrazia.
La Morselli candidata a sindaco con Forza Italia?
Successivamente, è venuta a galla l’indiscrezione secondo la quale il sindaco ci sarebbe rimasto male per la visita che Marco Falcone, assessore regionale e possibile futuro coordinatore di Forza Italia in Sicilia aveva fatto alla Morselli, intercorrendo tra i due vecchi rapporti di amicizia. Greco probabilmente si aspettava che la Morselli intercedesse su Falcone per ottenere la benedizione alla sua ricandidatura; cosa che non sarebbe accaduto, e da qui il raggelamento dei rapporti tra i due. Potrebbe accadere invece – nel caso Falcone divenisse responsabile di Forza Italia in Sicilia – che a correre per la carica di sindaco fosse la Morselli, con buona pace per gli anelati desideri di Greco, ancora alla ricerca di una “casa”.