Nel pomeriggio di giovedì 28 settembre, come da programma, si è tenuta la prima seduta del consiglio dell'unione dei comuni di Gela, Butera e Niscemi.
Un’unione nata per elaborare progetti utili al fine di intercettare i 70 milioni di euro di finanziamenti disponibili nella cosiddetta Area funzionale urbana (Fua) e che rappresenta una sorta di prosecuzione dell'agenda urbana (che con la vecchia programmazione comunitaria portava in dote invece 20 milioni).
Ogni comune ha designato tre consiglieri a testa, per un totale di nove. A presiedere eccezionalmente la seduta nell’aula di Palazzo di città, a Gela, ha provveduto il Sindaco Lucio Greco, che è anche il Presidente dell'unione secondo Statuto. Ovviamente, della giunta fanno parte i sindaci Zuccalà e Conti, rispettivamente primi cittadini di Butera e Niscemi.
All'ordine del giorno tre punti: giuramento, elezione del presidente del consiglio ed elezione del vice presidente del consiglio. Difficilmente la presidenza del consiglio andrà ad uno dei tre rappresentanti gelesi, che sono Carlo Romano (Forza Italia), Rosario Faraci (Una buona idea) e Paola Giudice (indipendente di sinistra-Unità progressista) che è già vice presidente del consiglio comunale di Gela. Il mandato dei tre consiglieri gelesi, infatti, scadrà fra pochi mesi.
Il sindaco Greco si è augurato che l’unione possa partire nel più breve tempo possibile. A giurare sono stati in otto, giacché mancava una consigliera che si trovava fuori sede per impegni familiari. A quel punto, il consigliere niscemese, Francesco Trainito, ha proposto un rinvio tecnico della seduta, considerato che l’assemblea doveva eleggere il presidente ed il suo vice.
Messa ai voti, la proposta ha visto quattro favorevoli ed altrettanti contrari e, dunque, non è passata. Concessa una breve pausa di sospensione dei lavori, al rientro in aula erano rimasti in quattro ed la seduta è stata sciolta perché caduto il numero legale. A giorni, si procederà ad una nuova convocazione dell’organismo.