Sono stati 128 i comuni interessati dal voto alle amministrative siciliane del 28 e 29 maggio.
Altrettanti i sindaci da eleggere, 1.646 gli scranni da assegnare ai consiglieri comunali. Nei 4 capoluoghi di provincia, 1 solo va al ballottaggio. A Siracusa, infatti, il centrodestra è in vantaggio con il candidato Fermando Messina che al secondo turno se la vedrà con Francesco Italia.
Fuori dai giochi il candidato di Pd e M5s. A Catania trionfo del centrodestra con Enrico Trantino che raccoglie oltre il 66% dei consensi, mentre a Ragusa si conferma l'uscente Giuseppe Cassì che sfiora il 63%. Il centrosinistra, ma senza simboli di partito, si difende solo a Trapani, dove Giacomo Tranchida sfrutta l'effetto trascinamento delle dieci liste a sostegno (che raggiungono il 60%) e viene eletto con il 42,5%, nonostante il largo voto disgiunto subito.
Negli altri 11 comuni sopra i 15.000 abitanti si è votato con il sistema misto (proporzionale per il consiglio + maggioritario per il sindaco) ed eventuale doppio turno. Nella vicina Licata vince il centrodestra con l'affermazione di Angelo Balsamo, che si impone al primo turno sfiorando il 60% e torna alla guida del paese dopo essere stato eletto primo cittadino licatese nel 2013. Plebiscito per Maria Rita Schembari, rieletta a Comiso con quasi il 75%.
A Piazza Armerina si deciderà tutto fra 2 settimane e sarà derby interno al centrodestra. L'uscente Nino Cammarata sostenuto da Fdi e Udc si trova di fronte Massimo Di Seri sostenuto da Fi, Dc e De Luca, con quest'ultimo decisivo e capace con “Sud chiama Nord” di entrare in consiglio comunale dal quale invece restano fuori i cuffariani. Delusione per il candidato dem, Mauro Di Carlo e il delfino di Enzo Bianco, Filippo Miroddi: divisi e (entrambi) sconfitti.
Eletti i sindaci nei 113 comuni al di sotto dei 15.000 abitanti e nei quali si vota col maggioritario a turno unico. Nella provincia nissena erano 5 i comuni al voto. A Riesi il presidente del consiglio comunale uscente, Salvatore Sardella, è stato eletto sindaco.
A Delia terzo mandato consecutivo per Gianfilippo Bancheri; mentre Claudio Salvatore Cipolla ha ottenuto il bis a Milena; così come il segretario provinciale del Pd, Renzo Bufalino, a Montedoro; infine ad imporsi è anche una donna, Giuseppina Catania, a Sutera. Nella confinante Acate, successo per il lombardiano Gianfranco Fidone, ex ad della Ghelas multiservizi.
Limpida affermazione del centrodestra in Sicilia, nell’altra isola, la Sardegna e, soprattutto, nei ballottaggi riguardanti i 7 capoluoghi di provincia. Il centrodestra vince ovunque, ad Ancona, Brindisi, Massa, Pisa, Siena e Terni, tranne che a Vicenza, dove perde al fotofinish.
Al primo turno, il centrodestra si era imposto 4 a 2. Nel complesso, su 13 capoluoghi, 10 li conquista il centrodestra, 3 il centrosinistra. «Abbiamo ottenuto conferme importanti e qualche vittoria che potrebbe definirsi storica», ha commentato a caldo la premier Meloni, in un video su facebook. Per la segretaria del Pd, Schlein, la sconfitta è netta e «dimostra che il vento a favore delle destre è ancora forte».