Avranno pure torto quelli del centrodestra d'opposizione al sindaco che tolta la maschera civica è e rimane un uomo di centrodestra, ma il voto in aula di giovedì sera sulle variazioni di bilancio e sullo statuto dei comuni consegna un'immagine fedele delle dinamiche politiche in atto, con gli otto consiglieri pro-greco, l'appoggio esterno dei civici di Una buon idea, ripudiati con il loro caro progetto civico dal sindaco, a cui si aggiunge la “stampella responsabile” degli astenuti di centrosinistra (Partito democratico e Unità progressista) aggregati dall'equivoco Dc. In tutto fanno 14, in netta maggioranza assoluta.
Così è stato per la delibera sulla variazione di bilancio da 2 milioni e 900 mila euro, utili a coprire i costi del servizio di raccolta dei rifiuti. Dieci i voti favorevoli (gli otto consiglieri fan di Greco + i due consiglieri di Ubi) e quattro astenuti (le tre consigliere progressiste + il consigliere dem + il consigliere cuffariano).
Invero, la commissione competente non ha inteso rilasciare il parere con il consigliere Pierpaolo Grisanti (FdI, nella foto) che ha chiesto alcuni chiarimenti in merito, sia al collegio dei revisori che all’assessore Mariangela Faraci che ha relazionato. Fuori dall'aula le opposizioni di centrodestra (FdI + Fi + Lega + l’indipendente Pellegrino) che continuano secondo l'assessore allo sviluppo economico, Francesca Caruso, a giocare “a risiko” sulle variazioni di bilancio e sullo Statuto dell'unione dei comuni, che sono atti indispensabili per i finanziamenti a dispetto di ogni logica populista.
Era quello che chiedeva la Impianti Srr, partecipata in house della Srr4, che non avrà più scuse per adoperarsi al fine di avviare il nuovo servizio entro ottobre e subentrare una volta per tutte alla Tekra. Quest'ultima però sarà costretta a subire un'altra “proroga tecnica” che l'amministrazione deve perfezionare entro il 31 maggio.
Il discorso cambia leggermente per l’approvazione dello Statuto dell’unione di comuni che era stato già approvato da Butera e Niscemi. Identica la formula nella sua ossatura di base, con i due civici allineati ai pro Greco ed il team degli astenuti ad evitare sorprese sul piano del mantenimento del numero legale.
Diversità di vedute in seno ai salviniani. E’ andato a vuoto il tentativo del consigliere Spata (Lega) di procedere al voto articolo per articolo, mentre il collega Alabiso è rimasto in aula anche in sede di votazione, astenendosi. E’ prevalsa la scelta di approvare l’atto nel suo complesso con un’unica votazione, sia per quanto concerne lo Statuto che l’atto costitutivo. Votazione che è poi risultata quella definitiva, in quanto la seconda votazione a maggioranza qualificata non era più necessaria, a differenza di quanto inizialmente paventato.