Siamo a fine mese e dalla delibera della Corte dei Conti sono passati 15 giorni.
Due settimane trascorse senza produrre nulla di ufficiale. Nel suo intervento in consiglio comunale il sindaco ha garantito che la macchina, pur con tutte le criticità oramai note, sta lavorando alacremente, “senza perdere manco un giorno”, ritornando ad invocare collaborazione ai consiglieri “per decidere assieme”. Ma sul riaccertamento dei residui attivi e passivi, che è il primo passo per elaborare il rendiconto consuntivo 2021, non c'è ancora traccia.
Nella capigruppo, hanno ricordato dal fronte dell'opposizione la consigliere Farruggia (M5s/Unità progressista), il consigliere Trainito (Forza Italia), il consigliere Sincero (Una buona idea) ed il consigliere Scerra (Fratelli d’Italia), si era deciso di invitare i dirigenti per capire lo stato dell'arte, anche perché questo iter si trascina da 4-5 mesi, senza ancora avere una risposta definitiva. Da qui, la richiesta di un rinvio della seduta.
La levata di scudi dai pro-Greco non tarda ad arrivare, con il consigliere Morselli (Un’altra Gela) che nel prendere parola ammonisce il consiglio ad evitare una “spettacolarizzazione della crisi finanziaria”, invitando i consigliere a fare le domande del caso al dirigente, arch. Collura, considerato che è a capo di 4 settori, nel frattempo entrato in aula. Invito che ribadisce, a ruota, il consigliere Di Dio (Indipendente/Misto), anche approfittando della presenza della nuova segretaria generale, dott. Carolina Ferro (nella foto) che il sindaco ha nominato (ad interim) a capo di altri due settori.
I toni si alzano, quasi inevitabilmente con un secco botta e risposta tra il consigliere Spata (Lega) ed il presidente del consiglio comunale Sammito, a margine della richiesta del consigliere leghista di ascoltare l'assessore e/o il sindaco sulle misure, sena tergiversare oltremodo, “altrimenti è più logico andarsene a casa”, anziché discutere a vuoto. Dalle riposte del dirigente Collura e dalla dirigente ad interim Ferro date al consigliere Faraci (Una buona idea), si evince che il grosso del riaccertamento riguarda il patrimonio, che è non a caso l'unico settore che manca ancora all'appello e che dovrebbe tagliare la linea del traguardo nel fine settimana.
Intanto, a ritornare sui ritardi dell'amministrazione e sulle responsabilità della stessa sono il consigliere Casciana (Fratelli d’Italia) e la consigliere Ascia (Rinnova/Unità progressista). Incalzata da quest'ultima, la segretaria Ferro ha ricordato i passaggi da fare, “ordinati” dalla Corte dei Conti. Il primo è l'accertamento del disavanzo attraverso il rendiconto consuntivo 2021 che, previa delibera di giunta trasmessa al collegio dei revisori dei conti per il parere contabile, dev'essere approvato dal consiglio comunale entro il 30 aprile. Il secondo è il piano di rientro stilato sulla base del disavanzo accertato e la cui scadenza è il 14 maggio.
Sulla base del disavanzo riscontrato, il “correttivo” potrebbe essere un piano di riequilibrio (predissesto), la cui durata (10, 15 anni) dipende dalla mass passiva riscontrata, con delibera consiliare di adesione da cui scattano ulteriori 90 giorni di tempo. La dott.ssa Ferro ha dichiarato, infine, che la non approvazione dei correttivi, in contrasto ad un ordine di un'autorità giudiziaria, può contenere gli estremi di cui all'art. 640 del codice penale.
Tornato a prendere parola, su richiesta del consigliere Spata, il primo cittadino ha difeso l'operato dell'amministrazione su tutti gli argomenti sviscerati dal consigliere salviniano, scaricando la responsabilità della crisi in atto, alle “negligenze" delle amministrazioni precedenti e suggerendo di non cadere nelle tentazioni di “strumentalizzazioni” non consone al momento, rinviandole semmai “alla prossima campagna elettorale per chi vi parteciperà”. Dopo i vari interventi, la richiesta di rinvio è stata messa finalmente ai voti ed approvata, ponendo fine ad un dibattito in cui le parti continuano a non capirsi come sue parlassero due lingue differenti, l’una sconosciuta all’altra.