E’ di questi giorni la notizia ufficiale dell’ingresso del porto di Gela all’interno dell’Autorità della Sicilia occidentale, presieduta da Pasqualino Monti che ha presentato sui social il nuovo logo che include Gela e Licata, a cui lo stesso Monti ha dato il benvenuto.
Da questo momento, quindi, sarà l’Autorità e non più la Regione siciliana, ad occuparsi della gestione del sistema portuale locale che dovrebbe avvantaggiarsene in termini di maggiore speditezza negli iter burocratici. Di questo è pure convinto il sindaco di Gela Greco, che nel salutare con favore la notizia, sottolinea che sin dal suo insediamento ha seguito con attenzione e da vicino tutto l’iter, considerandolo infine un grande risultato di cu va fiero.
«La nostra struttura portuale – dichiara nella nota appositamente diffusa ai media per commentare la notizia – gode di una posizione unica sul Mediterraneo. Purtroppo, paga il prezzo altissimo di decenni di disinteresse e di mancati interventi di manutenzione, che lo hanno insabbiato e fatto diventare limitrofo, inutilizzabile. Grazie a questo passaggio, finalmente, sarà possibile reinserire Gela all’interno di una rete più efficiente, aprendo agli investimenti sul fronte mare, anche nella prospettiva di “Argo-Cassiopea”».
Per il primo cittadino il fronte caldo e prioritario resta il porto rifugio ed in una fase di attesa per le nuove attività di caratterizzazione, necessarie per capire dove depositare la sabbia in eccesso da rimuovere, diventa fondamentale condividere strategie, attività di promozione e programmazione con il presidente Pasqualino Monti, con il quale c’è sintonia su idee e linea d’zione: «questa è la nuova sfida che, come sindaco della città, intendo intestarmi – promette Greco – e portare a termine entro la fine del mandato, perché non ho dubbi sul fatto che, per disegnare la Gela del futuro, occorra ripartire dalle nostre infrastrutture, che hanno enormi potenzialità ancora da esprimere».
L’occasione è ghiotta, poi, per ricordare altre iniziative in corso e in procinto di essere adottate: «ci stiamo muovendo – rammenta - sul fronte del Gnl e dell’idrogeno, e abbiamo candidato la nostra città a diventare polo nazionale. Inoltre, l’Autorità ha già fatto sua anche la formula “Smart port”, un progetto del valore di oltre 22 milioni di euro che mira ad interventi integrati di efficientamento energetico delle strutture portuali con l’introduzione di innovative tecnologie smart e Iot (Internet of things), e nulla toglie – conclude – che Gela possa essere rapidamente messa nelle condizioni di aderire, con tutti i vantaggi del caso».
Nessuna parola spesa, invece, sull’hub/gate del Mediterraneo, sull’area di crisi complessa e soprattutto sulle Zes che nel caso di Gela, rientrano invece nell’autorità del sistema portuale di Catania, città metropolitana a cui i gelesi guardano da tempo, confermandolo in massa nel referendum popolare a cui la classe politica regionale non ha voluto dare seguito.