Claudio Fava (nella foto con Donegani, Paolo Cafà e la Carfì), presidente della commissione regionale antimafia e candidato della sinistra alle primarie progressiste per la scelta del candidato di centrosinistra alla presidenza della Regione siciliana, è passato da Gela in settimana ed è venuto a trovare amici vecchi e nuovi, pronti a sostenerlo nella corsa.
In testa a tutti, il già deputato regionale, assessore e consigliere comunalee, Miguel Donegani, che in maniera alquanto sobria e senza fare inutile rumore, ha organizzato l'evento in un noto locale della città.
Con lui tanti altri esponenti della sinistra che fu, ma anche moderati, esponenti del mondo dell'associazionismo e giovani leve cresciute in un contesto post ideologico, ma che si rivedono nella causa portata avanti da Fava. Dall'ex presidente cittadina del “Pd”, Claudia Caizza, all'ex assessore comunale Paolo Cafà. Dall'ex sindaco Franco Gallo, all'ex segretario cittadino Peppe Ferrara, dall'ex segretaria dei “Comunisti italiani” e di “Sinistra italiana” Anna Bunetto alla responsabile della sezione locale “Arci” Luciana Carfì e via di seguito. Immancabili, i genitori, il prof. Giorgio Donegani, ex assessore comunale e la prof.ssa Melina Gerotti, ex consigliere provinciale.
Assente dalla scena politica sin dalla mancata rielezione all'Ars da deputato uscente, Donegani è tornato ad insegnare a scuola. Pur non rinnovando la tessera del Pd da 10 anni, ha continuato a sostenerlo dietro le quinte, senza mai tradirlo nonostante sia stato invitato più volte a farlo.
L'idea è quella di aprire, dopo la sbornia populistica, un fronte progressista, riformista e moderato, trasversale al sistema dei partiti, ma non in chiave antisistemica. Un fronte trasversale che vuole affrontare la crisi dei partiti ed il vuoto di consenso e radicamento che si è creato, in attesa di un ritorno degli stessi al ruolo che la Costituzione ha loro riconosciuto.
Con l'appoggio alla candidatura di Claudio Fava si è solo compiuto un primo step di un percorso che, secondo il promotore e gli interessati, è ancora tutto da realizzare – per l'appunto – passo dopo passo, rigidamente con i piedi di piombo e senza rischiosi e, pertanto, pericolosi voli pindarici.