Alla fine i nodi vengono sempre al pettine.
La voce girava già da un anno ed in settimana è arrivata l'ufficialità, dopo il via libera ottenuto direttamente a Palermo dal coordinatore regionale di Forza Italia e presidente uscente dell'Ars, Gianfranco Miccichè: il presidente del consiglio comunale, Salvatore Sammito (nella foto) che da tempo aveva aperto un canale privilegiato con uno dei colonnelli berlusconiani nell'isola, l'assessore Marco Falcone, sarà uno dei tre candidati della lista forzista nel collegio nisseno per l'elezione all'Ars.
La corsa a deputato regionale del presidente Sammito non è l'unica novità, perché il già due volte eletto al civico consesso nella lista Un'altra Gela, nonché candidato più suffragato alle ultime amministrative, lascia la lista ammiraglia del sindaco per aderire al partito di Berlusconi con la prospettiva di rimanervi oltre la candidatura all'Ars, lavorando già per le prossime amministrative, a fianco dei consiglieri Rosario Trainito e Carlo Romano, oltre che del coordinatore locale Enzo Pepe.
L'adesione di Sammito a Forza Italia non era scontata, ma ovvia. Una candidatura nella lista forzista da indipendente, rimanendo così in Un'altra Gela, avrebbe significato per il sindaco Greco ritrovarsi in casa il candidato all'Ars e quindi vedersi costretto ad appoggiarlo, ovvero a spiegare il perché di un mancato appoggio, suo e del resto dei civici nella coalizione. Fra quest'ultimi, ad appoggiare Sammito saranno probabilmente i due consiglieri comunali Morselli, Romina e Giuseppe, che mai avrebbero votato per l'uscente Michele Mancuso, il quale ha incassato la candidatura locale di Sammito, senza colpo ferire, mentre ad esultare è il coordinatore Pepe.
Vale la pena di ricordare che Enzo Pepe si candidò 5 anni fa all'Ars nelle fila dell'Udc ottenendo oltre duemila voti. Parte di quel gruppo ha seguito Natino Giannone, coordinatore comunale della Dc di Cuffaro, mentre uno degli sponsor fu Gaetano Trainito, padre del consigliere Rosario, il quale ultimo aveva anticipato, già da indipendente nel gruppo misto, che voterà e farà votare Mancuso. E' molto probabile che anche il consigliere azzurro Carlo Romano sarà in appoggio del coordinatore provinciale del partito, figuriamoci l'assessore Nadia Gnoffo, fedelissima di Mancuso. Indiscrezioni peraltro darebbero anche il consigliere Pierpaolo Grisanti di Libera-mente in appoggio a Mancuso.
Insomma, spetterà al coordinatore cittadino Pepe dare una mano a Sammito nella candidatura locale, aiutandolo anche a cercare grandi elettori in consiglio, ma a parte i due Morselli, forse l'unico che potrebbe convincersi è Diego Iaglietti. A quel punto Forza Italia conterebbe nell'appoggio di un assessore ed almeno due se non tre consiglieri comunali in quota Mancuso e forse altrettanti in quota Sammito, con serissime possibilità di ottenere uno dei tre seggi. A Sammito spetterebbe l'onere di sovvertire il pronostico che vede favorito comunque Mancuso.
Se non si fosse ancora capito, la candidatura di Sammito rischia di rivelarsi un'opa di Forza Italia ad Un'altra Gela, lista del sindaco Greco, sulla cui testa piove già. E' il temporale prima della tempesta. Lo avevamo anticipato.
L'azzeramento della giunta era l'occasione ghiottissima per lasciare fuori dalla giunta i partiti prima della battaglia elettorale regionale che li avrebbe messi in competizione uno contro l'altro, ponendosi invece alla testa di una decina di consiglieri civici a sostegno di un candidato, barattando sull’elezione di quest’ultimo, la candidatura l'anno dopo alle nazionali.
Greco ha invece preferito lasciare tutto com’era in giunta, preferendo proseguire la via del dialogo con i partiti, dentro e fuori l’esecutivo cittadino, per lasciarsi una porta aperta alle nazionali, si vocifera il Senato, lasciando intendere di essere comunque a capo dei civici, venendo poi puntualmente sconfessato a mezzo stampa.
E' inutile rimproverare a quel punto fughe in avanti ad altri, quando a fuggire dalla sua lista sono arrivati adesso a tre, dei cinque che furono eletti: ossia, Grisanti, Trainito ed ora anche Sammito. Ed al sindaco adesso non resta che giocare a dividere e spaccare, per imperare, senza però un briciolo di prospettiva.