Come avevamo anticipato, le voci di un addio di Salvatore Incardona (nella foto) dall'Udc, di cui è capogruppo ed unico consigliere comunale, ha allertato il sindaco giacché il partito di Cesa in giunta ha come esponente un assessore, Danilo Giordano, con deleghe al bilancio e tributi, che in realtà è sembrato più riferimento personale del consigliere che del partito centrista.
A rendere inevitabile lo strappo è però stata la presenza, considerata inopportuna dal primo cittadino, dell'assessore (così come del capo di gabinetto, Giuseppe D'Aleo) alla riunione di “Fratelli d'Italia” durante la quale, peraltro, Salvatore Scerra ha ufficializzato il passaggio al partito della Meloni e dove sono stati espressi giudizi pesantemente negativi contro l'amministrazione, a cui Giordano ha assistito senza minimamente replicare, incassando invece gli elogi del lavoro da assessore tecnico. La ricucitura sarebbe avvenuta dopo un incontro tra i vertici locali dell'Udc e Greco, ma il condizionale è d'obbligo considerato il persistere ed il protrarsi di movimenti alquanto irrequieti di Incardona.
Ma sebbene latente, il clima è agitato all'interno dell'alleanza pro Greco e non solo nell'Unione di centro. Si parla da giorni della necessità di una verifica di maggioranza ma i più informati sostengono che il sindaco sia tutt'altro che propenso a farla e più incline a procrastinarla, intuendo l'inquietudine sottesa che aleggia tra gli alleati. Insomma, soprattutto i "lealisti" per un verso ed i "forzisti" per un altro, lo starebbero aspettando al varco, pronti a "chiarire" alcuni punti proprio in occasione delle verifica interna.
Per dirla tutta Greco prende tempo mentre in aula, la "non maggioranza" tiene botta su due varianti sulle quali l'amministrazione cittadina ha deciso di puntare, vale a dire quella sulla nuova tangenziale e quella sul centro comunale di raccolta a Macchitella, grazie ai voti di "Un'altra Gela", "Una buona idea", "Impegno comune", "Udc", "Nuova Dc" e quelli dell'indipendente (ex “Fi”) Luigi Di Dio e del capogruppo Pd Gaetano Orlando, con i forzisti Rosario Trainito e Carlo Romano astenuti.
Ancora una volta una forza di minoranza è venuta in soccorso alla coalizione di governo, con il consigliere “dem” Orlando che col suo voto favorevole ha spiegato che davanti a temi come queste due varianti, deve prevalere il bene comune ed andare oltre gli steccati. Ciò, mentre il segretario locale del Pd, Guido Siragusa, apre all’amministrazione Greco su agricoltura ed industria, invocando un fronte comune.
Innanzi a tutto ciò, assume maggiore eco l'invito rivolto a Greco dal capogruppo di "DiventeràBellissima", Gabriele Pellegrino, nel sollecitarlo a convocare la maggioranza, per “contarsi” ed aprire ad altri volenterosi, allo scopo quantomeno di ripristinare nei numeri una maggioranza consiliare che non esiste nei fatti da tempo e che ha galleggiato grazie a salvagenti lanciati una volta da un pezzo, un'altra volta da un altro pezzo, di un'opposizione che ha mantenuto il numero legale nel civico consesso.