Nel 2020, il comune di Gela è tornato a bandire concorsi pubblici per assunzione di personale.
I posti messi a bando sono tutti a tempo pieno ed indeterminato, ma nel triennio successivo chi è inserito nelle graduatorie finali, potrebbe essere pescato anche per rapporti di lavoro a tempo determinato. Il sindaco, Lucio Greco, dopo averlo annunciato in pompa magna, ha approfittato di ogni occasione utile per enfatizzarne la valenza. Ma tra il bandire e l'espletare i concorsi, sono passati due anni. Complice sicuramente l'epidemia covid-9, ma non solo.
Il quesito è stato posto nel corso di un'interrogazione a firma dei consiglieri comunali Alessandra Ascia ("gruppo misto") e Virginia Farruggia ("movimento cinque stelle"). Ad illustrare l'interrogazione in aula è stata l'ex dem, Alessandra Ascia, che ha chiesto perché non si è provveduto a nominare le commissioni supplenti ovvero se si è provato a verificare con il segretario generale, dott.ssa Patti, la possibilità di accorciare i tempi delle procedure concorsuali applicando a livello locale le norme contenute nel “decreto covid” che hanno semplificano gli iter nei concorsi statali e regionali.
A rispondere è stato lo stesso primo cittadino, che ha riferito di gradire l'interrogazione giacché gli si dava l'opportunità per aggiornare i tempi afferibili ai suddetti concorsi. Greco ha esordito precisando da subito che non si è provveduto ad applicare il decreto covid, perché ciò, secondo quanto gli è stato prospettato dagli uffici, avrebbe comportato la riapertura dei termini e, quindi, una dilatazione ulteriore dei tempi e cioè un controsenso rispetto alla pretesa di accorciare i tempi ricorrendo al decreto sopra menzionato.
Alla stesa stregua, al fine cioè di non allungare i tempi, si è evitato di nominare commissioni supplenti, le quali peraltro ove si rendessero necessarie, possono essere formate anche successivamente, purché prima dell'espletamento dell'eventuale, invero, probabile, prova preselettiva.
E, a proposito di commissioni, infine, il sindaco ha precisato che sono state completate le composizioni di dieci commissioni sulle dodici previste, con un ritardo relativo alle due commissioni che rimangono, dovuto a problemi di disponibilità anche se in settimana si dovrebbero completare. Il condizionale lo aggiungiamo, ritenendolo per esperienza un obbligo, in questi casi.
In tema di reclutamento del personale, il primo cittadino ha, altresì, ricordato che la vincitrice del concorso a funzionario avvocato è stata invitata a firmare la stipula del contratto di assunzione e prendere così servizio.
Nel novembre scorso sono stati assunti tre funzionari, uno amministrativo e due tecnici, vincitori del concorso espletato dall'agenzia per la coesione territoriale. Inoltre è stato reclutato per comando un agente di polizia municipale e, per mobilità, avendo ottenuto il nulla osta dagli enti di provenienza, saranno assorbiti in pianta organica altri tre agenti di polizia municipale.
Sempre per mobilità si sta procedendo al reclutamento di cinque assistenti sociali, mentre almeno una dozzina erano gli assistenti sociali da incaricare attraverso la graduatoria di una “long list” di esperti esterni al distretto socio-sanitario di Gela, il cui avviso è stato pubblicato nel 2021.
Il sindaco non ne fa menzione, alla faccia della tanto decantata trasparenza. Dovevano essere venticinque, di cui 12 “esperti” assistenti sociali, 7 “esperti” educatori, 3 “esperti” psicologi e 2 “esperti” amministrativi.
La questione a quanto pare non interessa neanche i consiglieri comunali, non diciamo di maggioranza ma quantomeno d'opposizione, mentre su incarichi legali di pochi spiccioli d’euro, a rotazione, si sono costruiti castelli e spesi fiumi di parole, su sospetti in termini di legami di tipo famigliare-clientelare. Intanto è stato pubblicato l’avviso di selezione pubblica per il conferimento dell’incarico a tempo determinato di dirigente tecnico al settore ambiente e decoro urbano.