Proseguono ed iniziano ad intensificarsi, benché ancora prudentemente dietro le quinte, i movimenti dei partiti per le elezioni regionali del prossimo autunno.
Ci sono 70 seggi da assegnare all'Ars, a parte la corsa alla Presidenza della regione. In ambito locale, diversi nomi sono già trapelati, per altri si attendono le mosse da Palermo, sia nell'ottica delle alleanze e delle liste da presentare per l’elezione a Palazzo dei Normanni, sia nell’ottica delle candidature a Palazzo d'Orleans.
Iniziando dal centrodestra, a prescindere da cosa farà il suo leader, Nello Musumeci, “Diventerà Bellissima” ha dichiarato ufficialmente che correrà con proprie liste nei nove collegi per l'elezione dei deputati all'assemblea regionale siciliana. Da tempo i “rumors” assicurano la candidatura di Pino Federico nella lista del movimento del presidente Musumeci, sebbene ultimamente alcuni spifferi più che voci di corridoio vedrebbero il medico gelese passare la mano per lanciare definitivamente a Palermo, il delfino Totò Scerra.
Va detto, però, che dei due consiglieri di “Avanti Gela”, chi ad oggi ha aderito a “Diventerà Bellissima” è solo Gabriele Pellegrino, mentre a Caltanissetta si fa largo la candidatura della consigliere comunale Tilde Falcone. In “Forza Italia” la candidatura dell'uscente Michele Mancuso è certa. In bilico, invece, quella del presidente del Consiglio comunale di Gela, Totò Sammito, la cui disponibilità rimane, ma occorre capire cosa al capoluogo regionale le segreterie berlusconiane e renziane decideranno in merito alle liste uniche da presentare in questo o quel collegio. Qualora quello nisseno fosse interessato, “Italia viva” potrebbe esprimere un candidato gelese. Il nome più in voga è quello di Emanuele Maganuco (nella foto), ma ha preso piede recentemente anche quello di Rochelio Pizzardi.
Altro nome gettonato è quello del giovane dirigente locale di Fratelli d'Italia, Rosario Emmanuello, tra i fondatori dell'associazione “Pensare futuro”. Nella Lega, se questa dovesse essere la volontà dell'onorevole Pagano, potrebbe essere la volta del consigliere comunale Emanuele Alabiso la cui famiglia è da anni notoriamente vicina al deputato originario di San Cataldo. Nel capoluogo nisseno continua a resistere l'ipotesi di candidatura del consigliere comunale Oscar Aiello.
Ed anche tra i centristi, invero, si attende cosa decideranno le segreterie a Palermo. Liste uniche nei vari collegi o separate? Il movimento regionale “Cantiere popolare” di Saverio Romano potrebbe essere chiamato ad esprimere un candidato gelese e da Palermo potrebbe chiedere di scendere in campo al coordinatore provinciale ed ex sindaco di Gela, Angelo Fasulo ovvero al coordinatore cittadino Massimo Catalano. Certa nell'Udc la candidatura del buterese Silvio Scichilone, attuale segretario provinciale del partito di Cesa. Mistero invece nella neonata nuova "Dc" di Cuffaro.
Nel centrosinistra, per quanto non ancora ufficializzata, è stata già decisa la staffetta nel “Partito democratico” tra l'uscente Giuseppe Arancio ed il segretario provinciale Peppe Di Cristina. A portare acqua al mulino potrebbe pensarci la nissena Annalisa Petitto. Nel “Movimento 5 stelle” sono due gli uscenti. Nuccio Di Paola si ricandida ed addirittura si è detto disponibile ad una candidatura alla presidenza delle Regione.
Ketty Damante ci sta riflettendo. Rispetto a quattro anni fa, rimane da capire infatti se la doppia candidatura gelese nel collegio nisseno è più utile o più deleteria per entrambi. Un incentivo potrebbe essere il posto nel listino regionale, ma la concorrenza è foltissima.
Da Palermo trapela che il presidente Musumeci punterebbe a ricandidarsi; in ogni caso ha assicurato che sarà comunque in campagna elettorale con il suo movimento. Ma nel centrodestra non è il solo. “Fratelli d'Italia” avrebbe in serbo due nomi per la presidenza: Raffaele Stancanelli e Salvo Pogliese. La “Lega” non ha fatto mistero di voler candidare un suo uomo, Nino Minardo. “Forza Italia” e “Italia viva” tengono in caldo la discesa in campo del renziano Edy Tamaio.
I centristi, compresa l'Udc ma senza la nuova Dc di Cuffaro, continuano a discutere sull'opportunità o meno di una lista unica, con probabile collocazione nel centrodestra o una parte di esso. Il neonato partito di Cuffaro, invece, correrà da solo alle amministrative di Palermo ed alle successive regionali con l’idea di candidare una donna alla presidenza.
A vestire i panni dell'outsider dovrebbe essere l'attuale sindaco di Messina, Cateno De Luca, che ha ufficializzato la sua candidatura a "Sindaco dei siciliani". Ma se il consiglio comunale dovesse sfiduciarlo, De Luca ha già dichiarato che rinuncerebbe alla corsa per la presidenza e si ricandiderebbe alla guida della città metropolitana dello stretto.
Nel centrosinistra, infine, si dovrebbe riproporre l'intesa tra Pd e M5 che ha dato buon esito alle recentissime amministrative.
Le "primarie" non dispiacerebbero né a Lupo, né a Cracolici, oltre che a Giuseppe Provenzano. Tra i grillini ha ufficializzato la propria disponibilità, per ora interna al movimento, il gelese Nuccio Di Paola che continuerebbe comunque a correre per uno scranno a “Sala d’Ercole”. Altra disponibilità è quella di Luigi Sunseri a cui è vicina da tempo l'altra deputata gelese, Ketty Damante. Alle primarie estese all'intero centrosinistra potrebbe poi presentarsi anche Claudio Fava.