Su proposta dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto, il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha firmato le proroghe dei commissari straordinari delle ex province.
Al libero consorzio comunale di Caltanissetta è stato confermato Duilio Alongi. Idem anche per gli altri cinque. Ricordiamo che i commissari straordinari fungono sia da presidenti che da consigli dei sei Liberi consorzi di comuni, rimasti senza organi politici di vertice eletti democraticamente da un decennio oramai. Nelle Città metropolitane i commissari straordinari fungono da Consigli, visto che le funzioni di Sindaco metropolitano, nonché di Presidente della Conferenza metropolitana, sono espletate dai Sindaci eletti dai corpi elettorale delle città capoluogo.
Ricordiamo che ai sensi dell'ennesima norma transitoria in materia di gestione commissariale degli enti di area vasta della Lr. 5/2015, modificata dall’articolo 2, comma 1, lettera c), della Lr 13/ 2021, nelle more dell'insediamento degli organi dei liberi Consorzi comunali e dei Consigli metropolitani, le funzioni dei Presidenti e dei Consigli dei liberi Consorzi comunali e dei Consigli metropolitani continuano ad essere svolte da commissari straordinari non oltre il 31 gennaio del 2022.
L'ultima versione dell'art. 5 della Lr 5/2015 così come modicata dalla Lr. 13/2021, dispone infatti che per l'elezione del presidente del Libero consorzio comunale, in sede di prima applicazione della legge la data dell'elezione è fissata con decreto del presidente della Regione, su proposta dell'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, entro 60 giorni dalla data dell'ultima proclamazione degli eletti nelle elezioni amministrative da svolgersi nell'anno 2021, mentre spetta al sindaco metropolitano l'indizione delle elezioni dei consigli metropolitani con decreto da emanarsi entro 45 giorni dalla data del voto che deve coincidere con la data del voto per i presidenti ed i consigli dei Liberi consorzi comunali.
Per dirla tutta, si potrebbe votare a gennaio 2022, per poi tuffarsi nella mischia per le elezioni regionali che si terranno nell'autunno del prossimo anno. Ma per il coordinatore del Csag, comitato promotore del referendum popolare e dell’intero iter di passaggio di Gela alla Città metropolitana di Catania, Filippo Franzone, non sarà così: «hanno aspettato quattro anni di continui rinvii – si chiede sarcasticamente Franzone – per poi decidere di procedere con le ex elezioni provinciali, proprio all'ultimo anno di mandato?
Stentiamo fortemente a crederci, anche perché lo ribadiamo da anni, oramai: nessuno vuole questa patata resa ancor più bollente dal ricorso al Tar che siamo pronti ad uscire dal cassetto. Anche questa legislatura, come quella precedente, non affronterà la questione. Risultato? Musumeci come Crocetta – conclude Franzone – nonostante avesse rassicurato tutti che non avrebbe seguito, mai, in alcun modo ed in nessun aspetto, la scia di chi lo aveva preceduto a Palazzo d’Orleans».