Maggioranza battuta in consiglio comunale dalle minoranze di centro-destra, cioè “Lega”, “Fratelli d’Italia” e “Avanti Gela”, più il “Partito democratico”, il “Movimento 5 Stelle” e l'indipendente Paola Giudice, una volta tanto capaci di rimanere compatti facendo vera opposizione, fino addirittura a spuntarla sul voto finale, con il fronte delle forze leali al sindaco che disertavano la votazione, non rispondendo all'appello da posizione remota.
Il tutto grazie all'assist dei consiglieri di “Liberamente”, Pierpaolo Grisanti (nella foto) e Vincenzo Casciana, unitamente al consigliere del gruppo misto Rosario Trainito, vale a dire l’ala critica nei confronti del sindaco Lucio Greco e della sua amministrazione, che riesce nell’obiettivo di fungere da ago della bilancia al civico consesso.
L'atto in questione, durante la seduta tenutasi in streaming, era il regolamento sulle case da commiato, quale appendice del regolamento inerente la polizia mortuaria. Presenti oltre al segretario generale, Loredana Patti, la dirigente del settore, Grazia Consentino, il presidente del collegio dei revisori dei conti, Giuseppe Nicoletti, gli assessori rispettivamente al bilancio e lavori pubblici, Danilo Giordano e Ivan Liardi.
La maggioranza attraverso il consigliere di “Un’altra Gela”, Vincenzo Cascino, ha sollecitato la messa ai voti del ritiro dell'atto, ma il regolamento non lo consente e quindi ha tentato la via della richiesta del ritiro dell'intero atto da parte dei proponenti, vale a dire la precedente commissione presieduta allora dal consigliere Vincenzo Casciana, esponente di “Liberamente”, che nel prendere parola ed a nome degli altri ex componenti ha rifiutato, propendendo per la prosecuzione dell'iter.
Sul punto, la dott.ssa. Patti ha precisato che in realtà mancano ancora i decreti attuativi della nuova legge regionale, peraltro impugnata negli articoli 1, 3 e 10, ma nel caso in cui il regolamento comunale anticipando il decreto attuativo regionale dovesse entrare in contrasto con esso, a prevalere è quest'ultimo in ogni caso. Inoltre c'è un parere di regolarità tecnica che la stessa firmataria, l'ingegnere Cosentino, ha confermato escludendo un conflitto tra la disciplina comunale e gli articoli impugnati.
In tutto sono dodici gli articoli approvati, con la votazione finale che ha visto tredici voti favorevoli su altrettanti presenti. Votata anche l'immediata esecutività dell'atto proposta dal capogruppo di “Avanti Gela”, Salvatore Scerra.