Il presidente del consiglio comunale, Totò Sammito, ha convocato per martedì 11 maggio prossimo, una seduta monotematica sui “Contagi Covid e nuove strategie per contrastarne la diffusione”.
Invitati a partecipare il direttore generale dell'Asp CL 2, ing. Alessandro Caltagirone, i rappresentanti del comitato studentesco, Valentino Alfieri e Paola Incardona, la presidente e la vicepresidente della consulta giovanile, rispettivamente Martina Pisano e Laura Malluzzo.
A formulare per iscritto la richiesta di una seduta monotematica sono stati una decina di consiglieri: Virginia Farruggia (M5s) quale prima firmataria, poi in ordine di sottoscrizione, la vicepresidente del consiglio Paola Giudice (indipendente - misto), Alessandra Ascia (Pd), Davide Sincero e Rosario Faraci (Una buona idea), Pierpaolo Grisanti (Libera mente), Valeria Caci (Impegno comune), Giuseppe Morselli, Diego Iaglietti e Romina Morselli (Un'altra Gela).
La richiesta prende atto che, rispetto alla prima, imprevista ed imprevedibile comparsa e diffusione del virus, Gela ed il suo territorio sono stati travolti dalla seconda ondata di pandemia, facendosi sorprendere e trovare in qualche modo impreparati ad affrontarla. Ad attestarlo, inequivocabilmente, sono i numeri dei contagi in aumento e le diverse ordinanze sindacali restrittive.
I dieci sottoscrittori ricordano che il 16/11/2020, il Sindaco Greco emanò la prima ordinanza con misure ancor più restrittive rispetto a quanto disposto dal Dpcm nazionale in riferimento alle zone arancioni in cui la nostra regione si trovava, predisponendo la chiusura delle scuole primarie e secondarie di primo livello, del mercato settimanale e rionale, nonché l'interdizione delle vie più transitate fino al 26/11/2020.
L'asp effettuò degli screening sulla popolazione scolastica della scuola primaria e secondaria di primo grado per valutare le strategie da intraprendere e la percentuale dei positivi sul totale della popolazione sottoposta a screening risultò pari al 3%. Eppure l'asp consigliò all'amministrazione di prorogare le misure restrittive per il contenimento dei contagi, anche in riferimento alle scuole chiuse, nonostante la percentuale bassa di positivi rilevata. Di conseguenza il primo cittadino prorogò la suddetta ordinanza dal 26/1/2020 al 02/12/2020, alla cui scadenza furono riaperte le scuole ed il mercato settimanale.
Poco dopo, passate le vacanze natalizie, è stata emanata l'ordinanza regionale n. 5 dell'08/01/2021, con la quale venivano sospese le attività didattiche fino alla scuola secondaria di primo livello fino al 16/01/2021. Cinque giorni prima la scadenza, cioè l'11/01/2021 è stata inviata alla Regione siciliana una nota da parte dell'asp di Caltanissetta, con la quale veniva rappresentata la necessità di istituire la zona rossa su tutto il territorio comunale ed il giorno dopo, con una nuova ordinanza regionale (n. 9 del 12/01/2021) venne istituita la zona rossa per il comune di Gela con sospensione di tutte le attività didattiche di ogni ordine e grado fino al 31/01/2021. Recentemente, infine, con ordinanza regionale del 15/04/2021, il Presidente Musumeci ha ancora una volta istituito la zona rossa nel comune di Gela fino al 05/05/2020, con nuova proroga fino al 12/05/2020.
I firmatari rilevano che la percentuale di positivi nella popolazione scolastica è aumentato rispetto al quel 3% di qualche mese fa che ha visto tutti i ragazzini in "dad" per settimane e settimane, senza un riscontro evidente, ma con il parere favorevole dell'asp. Parere oggi contrario nonostante i numeri più alti. Soprattutto, le notifiche di quarantena obbligatoria da parte dell'asp arrivano alle scuole, nel migliore dei casi, dopo dieci giorni dall'ultimo contatto col soggetto positivo, garantendo solo qualche giorno, o neanche uno in taluni casi, di isolamento obbligatorio a chi è un potenziale contagiato.
A ciò va aggiunto che le notifiche di quarantena obbligatoria da parte dell'asp arrivano alle famiglie a quarantena finita e che le comunicazioni per effettuare il tampone molecolare vengono notificate, spesso, giorni dopo la fine dell'isolamento obbligatorio, creando molto disagio alle famiglie che seppur non coinvolte nella misura di isolamento, per buon senso riducono al minimo le loro relazioni mettendo spesso a rischio anche il proprio lavoro o la propria salute a causa della sospensione di trattamenti sanitari in corso. Altresì, ancor più in ritardo sono le comunicazioni dei risultati dei tamponi, che spesso superano anche i cinque giorni, se gli stessi non vengono persi e quindi devono essere ripetuti.
Una situazione che ha indotto da qualche settimana gli studenti a costituire un comitato che li rappresenti. Lo stesso ha chiesto maggiore sicurezza all'interno delle scuole e maggiore presenza dell'asp attraverso l'istituzione della "dad" per qualche giorno ancora, giusto il tempo di sperare ed aspettare il decremento della curva. Peraltro, anche le mamme dei bambini e dei ragazzi che frequentano le scuole dell'obbligo, si sono unite al comitato degli studenti in due giorni di sciopero per chiedere all'asp di autorizzare la "dad" per il tempo necessario di recuperare i dati persi e riuscire ad essere più tempestivi nelle comunicazioni.
Nel frattempo al presidio ospedaliero "Vittorio Emanuele III" di Gela si sono creati numerosi disagi tra gli utenti più deboli prenotati per il vaccino ed il resto della popolazione che il giorno dell'open day si è recato in ospedale per effettuare il vaccino, generando un assembramento per il quale è intervenuta la polizia e che in seguito ai disservizi sui vaccini era stato predisposto un hub vaccinale su cui ancora si registrano ritardi. Senza dimenticare che sono passati tredici mesi dalle prime dichiarazioni dell'ampliamento del reparto di terapia intensiva all'ospedale di Gela, ma che l'asp ha dato un primo riscontro solo nel mese scorso attraverso la firma dell'accordo.
Pertanto, nella consapevole presupposizione che solo un consiglio comunale monotematico può restituire la corretta informazione alla cittadinanza attraverso un confronto trasparente tra le parti, sarà utile capire:
– quali azioni l'asp intende intraprendere rispetto alle questioni poste in premessa, che potrebbero addirittura aver facilitato la diffusione del contagio piuttosto che il suo contenimento;
– le ragioni che hanno portato l'asp a dare parere favorevole al sindaco e avallare le sue ordinanze tra i mesi di novembre 2020 e Gennaio 2021, come si evince dalle ordinanze;
– qual è lo stato dell'arte dell'ampliamento della terapia intensiva presso il presidio ospedaliero Vittorio Emanuele III di Gela;
– se il nuovo calendario degli screening nelle scuole è veramente utile a valutare la sospensione delle lezioni in presenza, visto che dovrebbe protrarsi fino alla fine dell'anno scolastico, rischiando di risultare quindi del tutto inefficace;
– se esiste una programmazione certa di tamponi nel sito di brucazzi e dei vaccini in quello che dovrebbe essere l'hub vaccinale.