Al primo vero ostacolo consiliare del suo mandato, il sindaco Lucio Greco impone la sua linea con l'approvazione, martedì sera 24 novembre, del Bilancio e con esso del Piano delle alienazioni e valorizzazioni, del Piano triennale delle opere pubbliche e del Documento unico di programmazione.
In attesa della ratifica consiliare sul rendiconto consuntivo, Greco ha incassato per intero i voti della maggioranza, ossia 15.
Una maggioranza tanto brava a punzecchiare il primo cittadino sui giornali, tg e rotocalchi, quanto lesta a mettersi sull'attenti nel civico consesso, inquadrata in un plotone di ligi soldatini.
Diverse le “anime chiassose” che si sono date il turno nella maggioranza, utilizzando i media per lanciare, con i loro "se" ed i loro "ma", messaggi rivendicativi al primo cittadino, ora sulla sanità, ora sul porto, così come poi sui rapporti con l’Eni, sui rifiuti, la Ghelas e via di seguito. Greco, per tutta risposta, ha invece tirato dritto per la sua strada fino a martedì sera, in cui il consiglio comunale si è riunito da posizione remota causa anti-covid, per ottenere il placet da una maggioranza supina. La spunta Greco, che incassa il sì al bilancio e documenti finanziari allegati e che ora può fare come settimo assessore chi vuole e stare "tranquillo" per un anno, come si suol dire.
La spunta il sindaco con il "vestito" civico, un abito diventato una "corazza" innanzi al "tanto fumo e poco arrosto" che domina in un consiglio comunale dei tanti inconcludenti "pavoni", con tutti i loro "riferimenti" regionali e nazionali.
Sostanzialmente il discorso cambia poco se restringiamo il campo al solo fronte dell'opposizione, che fronte non è, in quanto ammasso sfilacciato. Un'opposizione divisa in compartimenti che procedono ad ordine sparso, prontissimi a polemizzare sulla qualsiasi pur di apparire nei mezzi di informazione, ma altrettanto incapaci – per non dire disinteressati - quantomeno a provare a tessere una trama, un filo conduttore tra essi innanzitutto e gli, apparentemente, scontenti della maggioranza, nel tentare di mettere - almeno un po' - in difficoltà questa amministrazione, uscita forte dai seggi, ma pur con qualche pezzo perso per strada, leggi Partito democratico.
I dem, infatti, da quando sono usciti dalla maggioranza, si sono ritrovati isolati da entrambi i lati, anche quello dell'opposizione, come giustamente aveva segnalato la consigliere Alessandra Ascia, che non ha tutti i torti nell'asserire nel suo intervento che è più corretto parlare di minoranze in aula, ancorché di una solida opposizione. Anzi, aggiungiamo che i fatti nudi e crudi ci dicono che l'inconsistenza dell'opposizione, quando sono stati i voti a contare in consiglio, è stata ripetutamente e, puntualmente, svelata. E' quello che accade quando, dopo avere sparato a zero dagli scranni del consiglio comunale, si passa ai numeri e cioè al voto, con l'unica speranza che ad inciampare, da soli, siano quelli della maggioranza.
«Abbiamo rispettato i tempi e ci siamo presentati compatti all'importante appuntamento. Una maggioranza solida e unita, che lavora seriamente e mette al primo posto gli interessi della città, non può che portare a casa risultati fondamentali. Gli strumenti di cui abbiamo dotato Gela ieri sera, pure in anticipo rispetto alle previsioni e ai tempi degli ultimi anni, ci permetterà di programmare e progettare il futuro», ha dichiarato l'assessore al ramo in quota Udc, Danilo Giordano, esprimendo grande soddisfazione per l'andamento e l'esito dei lavori d'aula virtuali, ai quali hanno preso parte anche il sindaco Lucio Greco, il vicesindaco Terenziano di Stefano di “Una buona idea”, l'assessore Cristian Malluzzo di “Un’altra Gela” e i dirigenti Grazia Cosentino, Simonetta Guzzardi e Tonino Collura, quest’ultimo fresco di nomina a direttore generale dell’Ati nissena, insieme al dirigente uscente del settore Bilancio, Alberto Depetro, a sua volta appena nominato esperto del Sindaco a titolo gratuito.
Quella di martedì «è stata una importante serata – ha commentato il primo cittadino – durante la quale si sono manifestate l'unità e la compattezza all'interno della maggioranza e la piena fiducia riposta nei confronti della stessa. L'azione intrapresa di rilancio e cambiamento – ha proseguito il sindaco – passano anche attraverso l'approvazione di importanti strumenti come quelli esitati favorevolmente ieri. Certi di questo consolidato rapporto di reciproca fiducia e di sostegno tra amministrazione comunale, maggioranza e sindaco – ha assicurato in conclusione Greco –continueremo con grande impegno e senza risparmio di energie a lavorare nell'interesse esclusivo della città».
Approvati bilancio, dup, piano delle alienazioni e piano triennale delle opere pubbliche, con il rendiconto di venerdì sera si chiude entro novembre. Non accadeva da tanto tempo. Nella seduta in videoconferenza del consiglio comunale, ovviamente non sono mancati i botta e risposta tra maggioranza e minoranze, ma l’ordine era quello di approvare gli atti, senza alcuna possibilità di ritiro. E così è stato. Consegne rispettate ed un sindaco che esce rafforzato, come figura istituzionale e politica, a capo della sua maggioranza di governo cittadino, ad un anno e mezzo di mandato. Tanto rafforzato, da non avere alcuna necessità, neanche la minima, di aprire un qualche canale di confronto con le minoranze.
Venerdì sera, il Consiglio tornerà a riunirsi, ancora in remoto, per esaminare il conto consuntivo. Visto l’andazzo, si ha ragione di prevedere una replica di quanto accaduto in aula lunedì scorso, con le forze alleate allineate e coperte a protezione del sindaco, l’opposizione pronta a dileguarsi e il Pd che non è nè opposizione, nè minoranza, nè maggioranza. Studia ancora, insomma, su quale ruolo può essergli congeniale e funzionale in vista dei futuri appuntamenti elettorali.