E’ il coronavirus a farla da padrone in questi giorni su tutti i media nazionali. I numeri dei “positivi”, in costante crescita, non promettono nulla di buono, le percentuali di contagiati sono in aumento.
Ma la confusione regna sovrana. In televisione, giornalmente, spuntano virologi, infettivologi, anestesisti, primari di ogni reparto e ogni ospedale che dicono la loro, sentenziano, pontificano su tutto ed il contrario di tutto. E più li ascoltiamo, più il nostro povero cervello non capisce. Il vaccino sarà pronto entro fine anno, no, anzi in primavera, no, anzi nel prossimo autunno.
Ci si avvia verso una nuova chiusura generale? No, ma che c’entra, passeremo un Natale sereno. Le terapie intensive sono quasi sature? No, ma che dite, siamo pronti ad un notevole aumento dei ricoverati.
La cosa più preoccupante è che in confusione è andato pure il Governo, che ha accentrato le decisioni e sforna Decreti in continuazione (quattro negli ultimi quindici giorni), e fissa regole che dopo poche ore vengono smentite e sostituite da altre nuove disposizioni.
L’ultimo decreto sulla chiusura di bar, ristoranti e affini lascia l’amaro in bocca perché è la chiara dimostrazione di come la confusione regni sovrana: pensare che il virus si blocchi facendo chiudere i locali alle 18 anziché alle 24 è una barzelletta, ma c’è poco da ridere sulla pelle di imprenditori (e dipendenti) che rischiano il collasso economico. E a livello sanitario c’è altrettanta confusione, con la mancanza di tamponi, i ritardi negli esami con i tamponi stessi, i contrasti sull’affidabilità dei test sierologici, e via dicendo.
Di sicuro c’è solo la speranza che gli atteggiamenti dei cittadini siano responsabili nel seguire le regole basilari di difesa (mascherina, distanziamento, sanificazione): il resto ce lo dirà il tempo.
La nostra amata città, pur se con aumento di positivi, regge ancora discretamente. Se ci si ammala in modo preoccupante, la Regione ci assegna un “bonus vacanze” per un viaggio a Caltanissetta, alla Terapia intensiva dell’Ospedale Sant’Elia. Tutto pagato, ci mancherebbe!
Intanto, dal fronte politico, due notizie ci aprono il cuore e ci allietano le giornate. La prima è la nomina di Lucisano come liquidatore dell’Ato rifiuti: l’asse tra i sindaci di Gela e Butera ha prevalso sull’asse tra i sindaci di Riesi e Niscemi. Ora avanti tutta, i ribelli sono stati purgati.
L’altra notizia è la conferma a consigliere comunale di Romina Morselli, che contribuisce a mantenere, per quanto possibile, la stabilità della maggioranza al Comune di Gela. Maggioranza che però deve trovare unità di intenti e maggiore coesione se si vuole veramente dare una scossa ala città. Perché la scossa che la gente attendeva con frenetica speranza, ad oggi non si è ancora vista.