Nel momento in cui scriviamo il Tar non si è ancora pronunciato sul ricorso presentato da Sara Cavallo (a destra nella foto, candidata nella lista “Avanti Gela”, oggi con Fratelli d’Italia) al fine di ottenere il seggio che la commissione elettorale assegnò invece a Romina Morselli (a sinistra nella foto, consigliera in carica con la lista “Un’Altra Gela”).
La commissione elettorale stabilì infatti in 15 il numero dei seggi da assegnare come premio di maggioranza alla coalizione vincente, optando quindi per un arrotondamento in eccesso del quoziente 14,4. Altrove, per contro, si optò per un arrotondamento in difetto, vale a dire 14.
Diversi i ricorsi al Tar, tra cui quello della gelese Cavallo, prima dei non eletti nella coalizione perdente, tanto da indurre l’Ars ad intervenire con l’interpretazione autentica dell’art. 3 L.R. 6/20, stabilendo che il 60% di 24 seggi equivale a 14 seggi.
Aggiungiamo che nel prendere atto del chiarimento del legislatore, l’Ufficio Centrale Elettorale di Caltanissetta, su convocazione del pPresidente del Tribunale di Caltanissetta, in seguito alla richiesta avanzata allo stesso dalla prima dei non eletti fra le opposizioni al consiglio comunale nisseno, ha fatto un passo indietro, proclamando eletta la Petitto.
Per tornare a Gela, da sempre la Morselli si è dichiarata fiduciosa e di essere dalla parte della ragione. Così come non si è mai data per vinta la ricorrente Cavallo, che spera di vedersi assegnato lo scranno del Consiglio comunale.
Non resta che attendere il verdetto del Tribunale amministrativo di Palermo.