Come nella migliore tradizione della politica italiana, quando c'è da organizzarsi all'interno e regolamentare i propri "interna corporis", maggioranza ed opposizione trovano la quadra in men che non si dica.
Sicché in due sole sedute, il civico consesso gelese liquida la pratica concernente l'approvazione del nuovo regolamento del consiglio comunale, deliberando positivamente sui 51 articoli predisposti dalla commissione consiliare permanente agli affari generali, presieduta dal consigliere Vincenzo Casciana (“Libera mente”, maggioranza) e formata dai consiglieri Alessandra Ascia (“Pd”, opposizione), Paola Giudice (“misto”, opposizione), Salvatore Scerra (“Avanti Gela”, opposizione) e Davide Sincero (“Una buona idea”, maggioranza).
In un clima assolutamente bipartisan, il consiglio comunale ha approvato alcune modifiche rispetto al vecchio testo. In sede di convocazione del consiglio comunale è stata meglio definita l'ipotesi della "sessione straordinaria e/o aperta", che può essere indetta per "particolari e urgenti problematiche politico/sociali; quando la stessa sia richiesta dal Sindaco o da almeno un quinto dei consiglieri.
L'adunanza deve essere convocata entro venti giorni dal ricevimento della richiesta. Durante la sessione straordinaria e/o aperta non possono essere adottate deliberazioni od assunti, anche in linea di massima, impegni di spesa a carico del Comune".
Con la riduzione dei consiglieri comunali a 24 anziché 30, si è provveduto anche in tema di numero legale, per cui "il Consiglio comunale è riunito validamente nella prima convocazione con la maggioranza dei consiglieri in carica (cioè almeno 13) e, in seconda convocazione, con la presenza di almeno due quinti dei consiglieri assegnati (cioè almeno 9,6 che in eccesso diventano 10)". In materia di composizione dei gruppi consiliari, si è disposto seguentemente: "i consiglieri eletti nella medesima lista formano, di regola, un gruppo consiliare.
I gruppi consiliari sono costituiti da almeno n. 2 consiglieri. I consiglieri appartenenti a forze politiche organizzate e rappresentate in gruppi presenti nel parlamento nazionale o regionale costituiscono gruppi consiliari indipendentemente dal loro numero. E' prevista la costituzione del gruppo misto composto: dai consiglieri che non manifestano la volontà di aderire ad un gruppo consiliare già costituito, dall'unico consigliere eletto in una determinata lista e dai consiglieri che si dichiarano indipendenti mantenendo, comunque, l'appartenenza politica dichiarata". La comunicazione con cui si passa ad un nuovo gruppo consiliare dev'essere "scritta".
Novità anche sul piano del comportamento in aula e persino del garbo istituzionale, con "l'obbligo" per "i consiglieri comunali" di "presentarsi alle sedute di Consiglio con un abbigliamento consono alla serietà dell'ambiente (abito per le donne e uomini)". Modifiche sono intervenute altresì nell'ambito degli atti di indirizzo e controllo, stabilendo che le sedute "per lo svolgimento di interrogazioni e interpellanza a risposta immediata" avranno luogo di norma "il primo lunedì del mese” e sono tenuti a partecipare sindaco ed assessori interessati.
Qualora "le interrogazioni presentate risultino inferiori a 5, la seduta non avrà luogo e le stesse saranno inserite nella successiva seduta di question-time, in ordine prioritario rispetto alle altre. Per la regolarità delle sedute non è previsto alcun numero legale, ma è necessaria la presenza degli interroganti o interpellanti". Per quanto riguarda le "mozioni" il giorno stabilito di regola è "il terzo lunedì del mese". Qualora "le interrogazioni presentate risultino inferiori a 2, la seduta non avrà luogo e le stesse saranno inserite nella successiva seduta di question-time, in ordine prioritario rispetto alle altre".
Semplificata la questione del "gettone di presenza" per il cui ammontare si rinvia ai limiti in cui è fissato "dalle norme vigenti". Il gettone di presenza è ottenuto ad ogni seduta in cui i consiglieri partecipano in aula o in commissione: "le presenze nelle sedute di consiglio comunale sono attestate dal segretario generale, mentre le presenze nelle sedute di commissione consiliare sono attestate dal presidente della commissione e comprovate dai verbali".
Disciplinata ancor più dettagliatamente la materia dell'ordine del giorno, è stato colmato il vulnus della disciplina del voto elettronico con apposito articolo, il 41bis: "il presidente del Consiglio invita i consiglieri ad esprimere il proprio voto per modalità elettronica contemporaneamente attraverso la digitazione del tasto corrispondente a 'Si', 'No', 'Astenuto'. 2. Il presidente del Consiglio al termine della fase di votazione proclama l'esito della votazione che contemporaneamente appare su la modalità elettronica del voto".
Non colmata invece la lacuna del voto di sfiducia al presidente del consiglio, figura che viene “blindata” negli anni a seguire considerata l’interpretazione delle norme vigenti che rinviano ad una disciplina puntuale nel regolamento ed a cui invece non si è provveduto. Il testo del nuovo regolamento del consiglio comunale è stato approvato nella sua interezza all’unanimità dai 20 consiglieri presenti in aula (assenti i consiglieri Vincenzo Casciana, Carlo Romano, Virginia Farruggia e Giuseppe Spata). L’aula ha poi deliberato di rendere l’atto, appena approvato, immediatamente esecutivo. L’occasione si è rivelata buona anche per approvare un debito fuori bilancio, in elenco all’ordine del giorno.