Si dice che amore e odio siano le due facce della stessa medaglia.
La politica ne sta dando sovente conferma da quando le divisioni ideologiche sono sfumate. Soprattutto, l’idea che si sta consolidando negli anni è che in campagna elettorale si possa continuare a dire tutto ed il contrario di tutto, anche su chiunque, tanto all’indomani del voto si dirà che era solo propaganda, fine a se stessa. Proprio così, quella propaganda che per i partiti di massa ideologici era una cosa seria, come persino la demonizzazione dell’avversario, oggi è solo materiale da campagna elettorale, con spot e slogan ad effetto, utili e votati solo alla circostanza contingente. Insomma, niente di cui essere responsabili nel futuro, specie in termini di coerenza.
Il matrimonio politico tra l’imprenditore Maurizio Melfa ed il sindaco Lucio Greco, (insieme nella foto) lo testimonia inequivocabilmente. Avversari al primo turno delle scorse amministrative dove Melfa si piazzò terzo, parimenti avversari anche al ballottaggio dove Melfa appoggio il leghista Giuseppe Spata, dall’inizio di questa settimana i due si ritrovano a braccetto per il “bene primario della città”. La notizia trapelata già nel corso del week end passato, è stato ufficializzata in una conferenza stampa tenutasi nella stanza del sindaco. Innanzi a microfoni e telecamere, alla presenza degli assessori al ramo, Terenziano Di Stefano e Cristian Malluzzo, il primo cittadino ha reso noto che Melfa è il nuovo consulente gratuito allo sviluppo economico e sport.
«Da quando ci siamo insediati – ha dichiarato Greco nel salutare la nomina di Melfa – come amministrazione chiediamo continuamente collaborazione e condivisione, a quanti volessero spendersi per il bene primario della città. Così abbiamo colto al volo quest’occasione con il contributo alla causa che darà il dott. Melfa, anche in coerenza al progetto civico che sta alla base di questa esperienza amministrativa e che vide, in una prima fase, anche lo stesso Melfa tra i partecipanti». Una scelta sorprendente da parte del sindaco che ha azzerato in una battito d’ali lo screzio e l’astio con cui accusava ed argomentava contro l’allora avversario alla carica di sindaco. Una scelta che ha spiazzato alleati come Forza Italia ed Udc, cioè i partiti della coalizione, infastiditi dall’aver saputo della nomina dalla stampa e non dal sindaco.
Una decisione che ha sorpreso per certi aspetti lo stesso Melfa che ha battezzato come “un leader” il sindaco per il coraggio dimostrato. A non sorprendere è la disponibilità dell’imprenditore gelese, che ha già dimostrato nel recente passato la capacità di non cadere nel tranello delle offese, associata alla facilità nel farsi scivolare addosso quelle ricevute. Già avversario di Messinese, entrò poi in giunta per sbattere la porta dopo pochi mesi. Ora ci riprova da consulente esterno, con lo stessa apertura mentale all’insegna dello spirito di gruppo e del gioco di squadra. Ma già un prima conseguenza è arrivata e ci riferiamo alle dimissioni da presidente della società di calcio del Gela, per mettere a tacere le voci di un conflitto d’interessi. E ce ne saranno altre.