Un nuovo modo di pensare la città, innovativo e sostenibile.
E' il messaggio unanime emerso dalle affermazioni del sindaco Lucio Greco, dell'assessore allo sviluppo economico, Terenziano Di Stefano e dal dirigente responsabile, Tonino Collura, durante la conferenza stampa indetta in settimana per tracciare un primo resoconto in tema di “agenda urbana”. Nell’ambito dell’attuazione del Programma Operativo Regionale Fesr 2014/2020, relativo ai fondi comunitari previsti per i servizi territoriali, in Sicilia sono stati individuate infatti 18 città facenti parte di 9 autorità urbane.
Quella di Gela e Vittoria, con Gela capofila, rappresenta il quinto polo urbano nell'isola e può godere quindi di un "plafond" di circa 36 milioni di euro, di cui a quanto pare e grossomodo 21 destinati a Gela, con i restanti 15 a Vittoria. Un'enorme riserva finanziaria che non può essere ignorata, come invece è accaduto troppe volte nel recente passato, distribuita su 4 obiettivi tematici: agenda digitale; energia sostenibile e qualità della vita; cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi; inclusione sociale.
A dettare il cronoprogramma nei mesi a venire è stato lo stesso primo cittadino: «presenteremo i progetti entro luglio – ha dichiarato Greco – ed arriveranno poco dopo i decreti di finanziamento, probabilmente entro settembre di quest'anno. Emanati i decreti, si potrà procedere all’espletamento delle gare con i I lavori partiranno dall'anno prossimo ed è stata fissata la loro conclusione entro il 2023. Si tratta - ha aggiunto il sindaco - di misure importantissime, che migliorano la qualità della vita, innovano sul piano della digitalizzazione e, rendendo più accessibili ed agevoli le procedure, avvicinano i cittadini alla cosa pubblica».
Pubblicati tutti gli avvisi, di cui gli ultimi lo scorso 7 giugno, l’arch. Collura ha sottolineato che sono stati già individuati i rup interni ed alcuni incarichi sono stati già affidati, come gli altri a seguire, attraverso la piattaforma Mepa. Alcuni vengono definiti dallo stesso assessorato allo sviluppo economico, per accelerare l’iter, ma l’assessore al ramo Di Stefano ha garantito che verranno valutati sempre e comunque competenze e profili professionali, con gare pubbliche, senza tener conto di appartenenze identitarie, andando oltre gli steccati politici ed, in ogni caso, nella massima trasparenza.
Di seguito, gli interventi programmati lungo i quattro assi dapprima enunciati e che vanno dalla digitalizzazione dell’ente e dei processi amministrativi; dei servizi socio-sanitati e strutture socio-educative, all’efficientamento energetico delle scuole di proprietà comunale, in particolare la Quasimodo e la Don Milani, oltre che di tutta l’illuminazione pubblica a nord della città, con abbattimento dei costi e risparmio economico che l’assessore Di Stefano quantifica mediamente in oltre 380 mila euro annui. Poi ancora interventi di riqualificazione di alloggi popolari, utilizzando un immobile confiscato alle organizzazioni mafiose, in via Madonna del Rosario; le attività per limitare il dissesto idrogeologico al lungomare con in particolare il consolidamento del cosiddetto costone, cioè la zona a monte della bretella Borsellino; il prolungamento della pista ciclabile che da Macchitella sarà estesa fino alla sopra menzionata bretella “Borsellino”.
Inoltre il recupero di edifici per il centro di protezione civile cittadino e la trasformazione del plesso Luigi Pirandello in un centro di sostegno e ludico polivalente minorile, da destinare sia ai bambini della prima infanzia (18-36 mesi) che ai ragazzi adolescenti (11-17 anni). Ma anche un centro diurno per anziani in via Giulio Siragusa ed altri progetti di integrazione da avviare con l’Asp di Caltanissetta. Insomma, attenzione per la periferia una volta tanto, ma anche per le fasce più deboli (per classi d’età) e quel risparmio energetico che fu un cavallo di battaglia in campagna elettorale della coalizione poi risultata vincente.
Per completezza d’esposizione, va ricordato che l’autorità urbana di Gela è stata la seconda in assoluto riconosciuta in Sicilia, dopo quella di Agrigento. A comunicare l’ammissibilità, verso la fine del 2017, agli allora sindaci di Gela e Vittoria, Domenico Messinese e Giovanni Moscato, fu il dipartimento della programmazione della Regione siciliana che, con il supporto del nucleo di valutazione del Formez, riconobbe la correttezza e coerenza dell’iter istruttorio, seguito dai due comuni citati. Va dato atto, altresì, che già subito dopo l’insediamento dell’amministrazione Greco, nel settembre scorso, tanto il sindaco quanto il suo vice annoverarono l’agenda urbana tra le priorità assolute da perseguire.