Rinviata la tanto attesa discussione sugli incarichi legali che molte polemiche avevano suscitato nei giorni precedenti e la cui trattazione in consiglio comunale era prevista come secondo punto all'ordine del giorno della seduta in sessione urgente tenutasi in videoconferenza martedì scorso.
Una trattazione peraltro richiesta dallo stesso sindaco, che sarà chiamato a riferire, incassare e replicare alle accuse, nella prossima seduta utile in aula. Alcuni pezzi della maggioranza si sono assentati al momento del voto, altri hanno accolto favorevolmente, come le opposizioni, il rinvio proposto dalla consigliere “grillina”, Virginia Farruggia che alla fine è passato, guarda caso, con i “canonici ed apostolici” dodici voti (quelli che un sindaco deve assicurarsi per governare). Non sono mancati i soliti battibecchi, in particolare tra il capogruppo di “Un’altra Gela”, Giuseppe Morselli ed il capogruppo di “Avanti Gela”, Totò Scerra.
Rinviato alla prima seduta utile in aula ed in ogni caso a lunedì sera 25 maggio in videoconferenza, la trattazione del terzo punto all'ordine del giorno riguardante la c.d. Fase 2 covid. Il rinvio in questo caso è stato proposto dal capogruppo di “Una buona idea”, Davide Sincero. Alla fine, pertanto, è stato trattato solo il primo punto all'odg, concernente la "Disciplina in deroga al regolamento comunale per l'utilizzo e l'occupazione di aree pubbliche e/o di uso pubblico (rev.3 del 22/giugno/2011)".
La seduta è iniziata appena dopo le 11:15 del mattino di martedì. Alla conta del segretario generale, dott.ssa Giovanna Divono, erano solo tre gli assenti sul plenum di 24 consiglieri: il “forzista” Carlo Romano e l’indipendente Paola Giudice, nonché l’esponente di “Impegno comune/Pdf”, Giuseppe Guastella che si è però unito ai colleghi più avanti nei lavori. Per l’amministrazione erano presenti da subito il vicesindaco Di Stefano, nonché gli assessori Giordano e Liardi; mentre successivamente si è collegata anche l’assessore Robilatte. Per i dirigenti, invece, il dott. Collura. Una presenza rivelatasi utile ai fini della discussione, con i dovuti chiarimenti su alcuni passaggi tecnici.
Nell’introdurre la trattazione del punto, il presidente del consiglio comunale, Totò Sammito, ha spiegato che il regolamento in deroga provvisoria era il frutto di un lavoro congiunto tra due commissioni consiliari permanenti: quella all’urbanistica presieduta dal consigliere Giuseppe Morselli di “Un’Altra Gela” e quella allo sviluppo economico presieduta dal consigliere comunale Rosario Faraci di “Una buona idea”, con tanto di parere favorevole sia tecnico da parte del dirigente Collura, che contabile da parte del dirigente Depetro, nonché dello stesso collegio dei revisori dei conti.
E’ stato Faraci a vestire i panni del relatore: «la ratio ispiratrice di questa disciplina in deroga – ha commentato - è stata quella di mettere tutti i commercianti nella condizione di mantenere la propria capacità recettiva, quella cioè precedente al distanziamento, attraverso il ricorso all'uso del suolo pubblico. Idem per artigiani, panificatori ed altri esercenti. Una disciplina in deroga fino al 31 dicembre così da poter sfruttare non solo l’intera stagione estiva ma anche il clima mite che, dalle nostre parti, solitamente accompagna la stagione autunnale».
Arredi, come tavoli, sede ed ombrelloni ad esempio, stesso dicasi per i vasi di confinamento, «possono essere tolti alla chiusura giornaliera esercizio». Non è un obbligo, dunque, ma una facoltà concessa all’esercente. Il divieto è cioè che «non sono ammessi arredi fissi», mentre l’obbligo è quello di «uniformare gli arredi con un occhio particolare al decoro urbano».
Si è cercato oltremodo di semplificare l'iter burocratico, relativo soprattutto a «relazioni tecniche, autorizzazioni, disbrigo pratiche Suap da posizione remota». Il regolamento in deroga «congela tutti procedimenti in essere» e va completato nei suoi effetti con due passi successivi: l'esenzione della Tosap ed un piano di mobilità che consenta di sfruttare al meglio questa deroga. Sul punto l’altro presidente di commissione, Giuseppe Morselli, ha aggiunto: «abbiamo avuto rassicurazioni sulla esenzione della Tosap, anche perché l'ultimo decreto nazionale prevede un ristoro ai comuni per il mancato introito dovuto all'esenzione eventualmente applicata. L’unico scopo – ha concluso – è ripartire con un regolamento che vale per l'intera città».
Ognuno dei 22 articoli, diventati 21 nella stesura finale (un articolo è stato cassato) è stato letto ed approvato. Approvata anche la disciplina in deroga nel suo complesso. Il presidente, considerato il carattere d’urgenza, ha richiesto ed ottenuto dai colleghi l’approvazione dell’immediata esecutività del regolamento e dei suoi articoli. In totale ben quattro ore, anche perché l’esame si è impantanato per molto tempo sulla lettera “e” del comma 4 dell’articolo 4, relativa al nulla osta dell’esercente o del proprietario dell’unità mobiliare adiacente all’esercente che chiede l’utilizzo anche del suolo prospiciente al confinante.
Fra i più perplessi il consigliere “Udc”, Totò Incardona, che ha più volte invitato i colleghi a riflettere sulla circostanza che vede il potere concesso ad un soggetto privato di concedere un “nulla osta”, quando quest’ultimo dovrebbe essere concesso solo da un soggetto pubblico. Intanto dal Tar arriva la conferma della rinuncia operata dal primo dei non eletti nella lista “Azzurri per Gela”, Angelo Cafà. Il terzo ed ultimo seggio assegnato alla lista in questione, rimane dunque definitivamente confermato al consigliere Carlo Romano.