Sul futuro del nostro territorio abbiamo avuto sempre le idee molto chiare: vogliamo realizzare un benessere economico diffuso conciliato con un ambiente pulito in grado di garantire una vita salubre. Perché non ci può essere salute in un ambiente malato. Questa lezione l'abbiamo vissuta sulla nostra pelle per decenni.
Da due anni lavoriamo costantemente ed incessantemente per progettare e porre le basi alla realizzazione concreta della nostra visione di sviluppo del territorio, in grado di garantire benessere duraturo in un ambiente sano, in un territorio dove le bellezze naturali, gli ecosistemi ed il patrimonio storico-archeologico possano diventare vetrina attraente.
Prima di tutto abbiamo creato le condizioni per accelerare le bonifiche delle aree inquinate, ora stiamo lavorando affinché il piano di risanamento venga revisionato ed aggiornato ed il perimetro del Sin venga esteso alle aree contaminate non contenute in quello attuale».
Ha detto ancora il parlamentare gelese pentastellato: «Abbiamo posto le basi per una riconversione green dell'insediamento Eni. Nel protocollo Costa-Descalzi, Eni si è impegnata a creare il primo Hub mondiale di Economia Circolare a Gela. Numerose nuove iniziative industriali sono alle porte e sono caratterizzate tutte dall'attributo green e dall'innovazione tecnologica. Tecnologie che portano nomi come decarbonizzazione, Iswec(Inertial Sea Wave Energy Converter) ovvero energia dal moto ondoso, waste-to-fuel,green refinery(di terza generazione), dove il carburante è generato da scarti e non da colture di palme provenienti da deforestazioni.
Ma il nostro futuro oltre ad essere tecnologico e pulito, dovrà essere anche vario. Lo confermiamo: basta con le mono-committenze. Stiamo lavorando per attrarre ingenti investimenti stranieri e nazionali su nuove tecnologie come il solare a concentrazione (Csp), o più comunemente conosciuto come solare termodinamico, in grado di fornire calore ed elettricità anche in assenza di sole, di notte. Trattasi di tecnologie ad elevata intensità occupazionale.
Tecnologie che possono, e devono, integrarsi con il settore agricolo affinché possa anch'esso innovarsi, per un'agricoltura di alta qualità, anch'essa in armonia con gli ecosistemi naturali. Non solo impianti di produzione di energia rinnovabile dal sole, ma anche fabbriche che realizzino nello stesso territorio di Gela la componentistica di materiali avanzati e quindi gli impianti, qui oggi, e sull'altra sponda del Mediterraneo, domani. Sono in gioco migliaia di nuovi posti di lavoro. Si, siamo ambiziosi!».
«Il settore petrolifero – ha aggiunto Lorefice – sta vivendo una crisi senza precedenti, anche a causa dell'emergenza sanitaria determinata dal coronavirus e amplificata dall'inquinamento atmosferico, dalle polveri sottili generate dalle combustioni industriali e dei veicoli. Ma era un destino già segnato da tempo, e noi lo abbiamo sempre detto.
Chiediamo infine ad Eni di rivedere il core business corporate- non solo a Gela - verso le fonti rinnovabili, decisione in parte già annunciata dall'Ad Descalzi, di recente conferma, sfruttando il know-how che già possiede. Riteniamo che Eni possa investire a Gela e nel mondo anche su tecnologie pulite come l'eolico con tecnologia Floating Off-shore Long-Distance (Fold), ovvero l'eolico off-shore galleggiante a lunga distanza.
Una tecnologia rispettosa dell'ambiente marino, perché galleggiante come alcune piattaforme, preserva il paesaggio, perché sufficientemente lontana da non essere visibile dalla terra ferma, e per giunta con una produttività maggiore. Ovviamente, il loro posizionamento dovrà tener conto delle rotte migratorie degli uccelli. Questo tipo di infrastrutture necessitano di costante supporto e manutenzione metalmeccanica. Specialità di cui le aziende gelesi sono portatrici.
Csp e Fold potranno da subito avviare il nostro territorio a consolidare il nascente Hub di Economia Circolare dove ecologia, benessere economico e salute potranno coesistere armonicamente». Così il senatore del Movimento 5 Stelle Pietro Lorefice.