Le infrastrutture al centro della visita in città del viceministro al ramo, il grillino nisseno, Giancarlo Cancelleri (nella foto, al centro).
Una visita fissata per la serata di venerdì 17 gennaio, con due appuntamenti in calendario: il primo presso la Capitaneria di porto dapprima, a partire dalle ore 17,30; e a seguire, presso il Teatro Eschilo successivamente, indicativamente dalle ore 18:30.
A promuovere ed organizzare l'incontro, i portavoce pentastellati eletti al Senato (Pietro Lorefice, nella foto a sinistra), e all’Ars, (Nuccio Di Paola, nella foto a destra) e al consiglio comunale Virginia Farruggia. I tre accompagneranno il viceministro durante la visita.
Secondo quanto si legge nel comunicato stampa inviato ai media, «all'incontro presso il teatro Eschilo, sono invitati a partecipare tutti i cittadini, i rappresentanti di categoria, i sindacati, i portatori di interesse, la stampa». Apparentemente ignorati, non foss'altro perché manco menzionati, le figure politico-istituzionali cittadine di maggior rilevo, come il Sindaco e gli assessori in giunta, nonché la Presidenza del Consiglio e le altre forze politiche presenti nel civico consesso e non solo (cioè anche forze extra-consiliari).
La polemica, in effetti, era già pronta sul nascere, ad attestare l'ennesima conferma delle divisioni nella politica gelese che storicamente, a differenza di quella nissena, non ha mai remato davvero dalla stessa parte, a discapito dello sviluppo e della crescita economica del territorio. Invero, da noi contattato nella serata di giovedì, il deputato regionale Nuccio Di Paola ha gettato subito acqua sul fuoco della polemica dissipando ogni sospetto, a suo dire:
«l'intera compagine di governo locale – assicura Di Paola - così come la presidenza del consiglio in rappresentanza dell'intera assemblea comunale, sono stati ufficialmente invitati e saranno presenti nell'incontro alla Capitaneria di Porto con i vertici Anas. Così come saranno presenti al Teatro Eschilo che, peraltro, proprio l'amministrazione retta dal Sindaco Greco, ci ha messo a disposizione per ospitare al meglio l'evento. Anziché la stanza del sindaco – ha concluso il parlamentare regionale - a Palazzo di città, insomma, si è preferito il teatro Eschilo per ampliare il più possibile la platea e parimenti coinvolgere quante più possibili categorie sociali».
Stando a ciò, quella del viceministro Cancelleri a Gela, pertanto, non è un incontro “inter nos”, tra appartenenti alla stessa forza politica, vale a dire il Movimento 5 Stelle; ma una vera e propria visita istituzionale alla città. La scelta della location come l'Eschilo, senza passare da Palazzo di città, ha solo ragioni tecniche e non politiche. Motivazioni riconducibili ad esigenze di tipo logistico e di spazio.
Tre gli argomenti focalizzati della kermesse all'Eschilo: infrastrutture portuali, stradali e ferroviarie. Principalmente trattati gli argomenti più attuali, ossia quelli in più immediata fase di intervento. Come nel caso del porticciolo, con l'allungamento del braccio di ponente ed il dragaggio. Spazio anche allo stato dell'arte sulla strada dei Castelli e la cd. Circonvallazione, nonché al punto della situazione sui binari della tratta ferroviaria Gela-Catania. Cenni anche sul raddoppio dello “scorrimento veloce” stradale tra Gela e Catania e dell’agognato completamento autostradale della Siracusa-Gela.
Quello delle infrastrutture, infatti, è uno snodo cruciale per le sorti del territorio, specie se collegato a quello post-industriale ed ambientale dello sviluppo sostenibile e “green”, al fine di determinare eventuali e plausibili sbocchi turistici. Tematiche già accennate durante la visita in città del Ministro per il sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano (Pd) e che saranno in larga parte approfondite durante questa visita del viceministro alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri. In attesa della visita, annunciata fra qualche mese, del Ministro all’ambiente Sergio Costa.
E mentre sembra essere calato di colpo il silenzio sulla sorte dei 33 milioni di euro sottratti a Gela nel Patto per il Sud, a tenere banco in questi giorni è di nuovo il discusso rapporto con la Tekra, società che gestisce in proroga da anni il servizio di raccolta dei rifiuti. Una proroga che dovrebbe venir meno se dopo tre gare deserte, l’appalto dovesse essere aggiudicato negli altri comuni d’ambito, benché non anche a Gela dove non sono state presentate offerte.
A quel punto si potrebbe puntare ad un affidamento diretto, che recuperi i 18 operai a cui la Tekra non ha rinnovato il contratto, richiamando anche gli operai gelesi in servizio a Piazza Armerina. Per i sindacati la forza-lavoro a Gela è attualmente sottostimata e dovrebbe attestarsi ad almeno 150 dipendenti. Imprescindibile, in un’ipotesi del genere, il passaggio in prefettura.