Gela ha perso o no i 33 milioni dell Patto per il Sud? Se lo chiedono i gelesi, bombardati da verità double face.
Da una parte l’assessore Falcone, che rassicura il sindaco Greco, dall’altra il suo collega Turano, che dice “mettetevi il cuore in pace. I soldi per Gela non ci sono più”. Dice la sua la consigliera Paola Giudice (nella foto) .
Due governi regionali per una sola Regione, la Sicilia. E non è l'effetto dello Statuto speciale ma sono limiti dei partiti e della politica. Una sfilza di deputati di maggioranza e opposizione eletti in provincia di Caltanissetta che dovrebbero svolgere il ruolo di controllo, quindi di “sentinelle” per seguire tutti gli iter che agevolano le finanze a favore del Comune. Poi abbiamo il Comune di Gela ed i gelesi, un popolo buono, generoso, civile, se così non fosse ci sarebbe da protestare ogni giorno, urlare fino all'azzeramento delle corde vocali che non ci va più di essere presi in giro, né in diretta né in differita.
Come è possibile che sulla vicenda "finanziamenti Patto per il Sud" due assessori nelle stesse ore dichiarano cose opposte. Turano, assessore Attività Produttive, afferma che non è più possibile riprendere i finanziamenti perché il Comune è stato in silenzio rispetto a ispezioni e solleciti al fine di verificare l'esecutività dei progetti e addirittura ha dichiarato la non cantierabilità, Falcone Assessore alle Infrastrutture dichiara che non si perderà un euro.
Ricapitoliamo: ad oggi Gela ha perso la possibilità di realizzare con i fondi del Patto per il Sud le seguenti opere: Tre vie una piazza, Orto Pasqualello, asilo via Albinoni, riqualificazione urbana di Macchitella, nuovo stadio Marchitello, area verde con parco agility. La consistenza economica di queste opere supera i 33 milioni di euro. Ora la domanda a prova di scemi è una e non può essere altra: i viaggi a Palermo sono stati utili ad avere una risposta? Perchè a me interessa che il Comune di Gela e quindi i cittadini abbiano una risposta e non due opposte e alternative che sanno di presa in giro ma una, o SI o NO.
Per queste ragioni al di là delle immagini di riunioni nelle stanzi dei "bottoni" palermitani che evocano quasi il capezzale con la città al centro data per morta da chi non si è curato di evitare di far perdere i progetti intendo dare ampia disponibilità al Sindaco per capire dove sta la verità così da ottenere una risposta chiara, veloce e concreta sapendo che si parte dalla parte del torto perché se il Comune di Gela avesse ragione non si prospetterebbero né ricorsi al Tar né fiumi di inutili interviste che sanno di nulla dato che i cittadini vogliono sapere se Gela sarà di nuovo fregata o sarà una città normale in grado di realizzare opere normali seppur con decenni di ritardo.
Sarebbe auspicabile intanto che mentre si "lotta" per ottenere milioni di euro per le opere citate si pensasse anche ad asfaltare le strade, compito che attiene al Comune su cui si viaggia con un ritardo inenarrabile tanto che polvere e fango sono in ogni angolo.
Paola Giudice - Consigliere comunale Indipendente di Sinistra