Prosegue la serie delle interviste ai componenti della giunta Greco.
E’ la volta dell’assessore plurideleghe, avv. Ivan Liardi (nella foto) tra i principali fautori della lista civica “Impegno Comune”, nella coalizione “arcobaleno” a sostegno della candidatura dell’attuale primo cittadino. Civico, ma non neofita della politica, alla quale ha partecipato sin da giovane.
Anzi, per dirla tutta, l’assessore Liardi è il “più politico” degli assessori nella Giunta Greco. La sua storia personale ci racconta di un politico moderato, con esperienze in partiti di centro e simpatie “autonomiste”, cresciuto come si suol dire in questi casi, “a pane e politica”. La sua è una vera e propria tradizione famigliare nella vita politico-amministrativa di Gela. Il bisnonno è stato dapprima commissario prefettizio, poi podestà. Uno zio commissario prefettizio. I loro volti sono presenti nella sala consiliare. Senza dimenticare che suo padre, il democristiano Ottavio Liardi, fu più volte assessore e persino sindaco sul finire degli anni ‘80 del secolo scorso. E proprio da qui inizia la nostra intervista.
– Lei è alla sua prima esperienza nella vita amministrativa cittadina, ma fa politica da quando era giovane, seguendo le orme di suo papà Ottavio che fu anche Sindaco di Gela, quando ancora i sindaci venivano eletti dal consiglio comunale e non dai cittadini. Che ricordo conserva di quella Sindacatura e di quegli anni così difficili per la nostra città?
«Quella di mio padre fu inevitabilmente una sindacatura a dir poco travagliata, a causa soprattutto della sanguinosa faida mafiosa tra "cosa nostra" e "stiddari", che esplose proprio in quegli anni e che ci rese tristemente famosi anche a livello internazionale.
Gli attentati erano all'ordine del giorno. Ci furono un centinaio di omicidi tra il 1987 ed il 1990. Mio padre divenne Sindaco nell’estate del 1988. Io ne ero praticamente un'ombra, facevo già politica ed ero nei quadri dirigenti della Dc e mi ricordo che era un via vai praticamente quotidiano tra prefettura e commissariato. Furono davvero anni di piombo. Ma non solo. Anche allora c’era un ricorso pendente sulle elezioni amministrative per irregolarità in alcune sezioni e ci fu pure una sentenza del Tar che annullò i risultati di quelle sezioni elettorali e che portarono alla nomina di un commissario da parte della Regione, anche se rimase in carica per un mese in quanto il Consiglio di Stato sospese gli effetti della sentenza del Tar e la Giunta con a capo mio padre si reinsediò ad inizio dell’estate del 1989. Passata la quale, si dimise e gli subentrò il socialista Tignino».
– Dopo anni “dietro le quinte”, il suo è un ingresso nella politica attiva direttamente dalla porta principale, “mettendoci la faccia” in un ruolo assessoriale. Le sue personali impressioni in questo primo semestre di mandato?
«Più che positive, a mio avviso stiamo affrontando con il giusto piglio tutte le criticità che abbiamo riscontrato. Superato il primo momento di approccio con la macchina amministrativa, adesso stiamo anche programmando gli interventi futuri, stiamo cercando di riorganizzare i vari uffici per affrontare nel migliore dei modi tutte le sfide che ci attendono».
– Come vive il rapporto con i colleghi in giunta, oltre che con i dirigenti e la macchina burocratico-amministrativa?
«Con i colleghi siamo davvero una squadra, tutti noi abbiamo il nostro punto di riferimento nel Sindaco, il quale è sempre pronto e disponibile, in qualsiasi ora del giorno ed anche della notte, ad ascoltarci ed a confrontarsi sulle varie tematiche che via via si presentano. Ci scambiamo continuamente le considerazioni e siamo sempre pronti a darci reciprocamente una mano di aiuto. Devo dire che mantengo un rapporto privilegiato con i consiglieri comunali eletti nella lista Impegno Comune, Valeria Caci e Giuseppe Guastella.
Con i dirigenti, ma anche con i funzionari ed i dipendenti, ho immediatamente instaurato un ottimo rapporto di collaborazione, ho trovato da parte loro massima apertura per una proficua collaborazione in favore della soluzione di problemi vecchi e nuovi che affliggono la nostra città. La macchina amministrativa a mio avviso è alquanto farraginosa, rappresenta forse il vero problema per ciò che riguarda la tempestività di intervento della pubblica amministrazione, e ciò non viene completamente compreso dai nostri concittadini, i quali, giustamente, pretendono di contro la celerità».
– Quali criticità ha incontrato e quali interventi sono già stati messi in atto e/o sono in cantiere in un settore storicamente problematico a Gela come l’Urbanistica?
«Ancor prima di insediarmi, allorquando si è sparsa la voce che avrei ricoperto questo ruolo, ho ricevuto immediatamente pressioni affinché venissero risolte questioni bloccate da tempo (lotti interclusi, deposito prescrizioni esecutive Prg, Pums, Pudm, ecc.), tutte questioni che rivestono ovviamente carattere di urgenza per far ripartire anche l’economia del paese. Appena insediatomi ho affrontato dette questioni ed oggi abbiamo i Lotti Interclusi sbloccati, a breve ci sarà pure una Determina dirigenziale per avere una linea guida a riguardo.
Ho convocato L’ing. Puleo dello Studio Urbani ed a breve mi ha garantito che le prescrizione esecutive del Prg verranno depositate. Il Pums ed il Pudm a breve vedranno finalmente la luce. Le criticità riscontrate, ma non solo nel settore Urbanistica, bensì comune a tutti i settori del Municipio, sono la cronica e seria carenza di personale e di fondi economici, ma nonostante ciò devo dare atto ai Dirigenti, ma anche a tutti dipendenti dei settori di cui mi occupo, che si continua a lavorare con spirito di sacrificio, al fine di sopperire alle carenze di cui sopra, gli uffici sono stati e continuano ad essere organizzati in modo da affrontare compiutamente tutto il lavoro che si deve comunque svolgere».
– E nei Lavori pubblici?
«In questo settore ho subito affrontato la questione dei finanziamenti legati al Patto per il Sud – complessivamente circa 80 milioni di euro – recandomi immediatamente nei vari assessorati regionali di riferimento, allo scopo di avere assicurazioni affinché – nonostante il notevole ritardo per la conclusione dei progetti – non intervenisse la revoca dei finanziamenti e ciò mi è stato ampiamente assicurato. Nonostante la notizia di un “de-finanziamento” dei progetti, continuiamo a lavorare incessantemente, fiduciosi che il tutto rientri nei ranghi.
A tal proposito, in accordo con il sindaco e la giunta, nel tentativo di aiutare tutti i Rup, abbiamo istituito una short-list composta da figure esterne e devo con soddisfazione dire che tutti gli ordini professionali hanno prontamente risposto. Altra questione risolta è quella relativa alla riapertura dello stadio Presti, chiuso oramai da circa un anno e mezzo ed a breve le partite di calcio verranno disputate al suo interno. Abbiamo incominciato ad asfaltare integralmente le strade, sia quelle centrali che periferiche; abbiamo tenuto diversi incontri con tutte le società che in questo momento stanno operando a Gela (Caltaqua, Enel Spa e Open Fiber) ed abbiamo chiesto loro di compiere un ulteriore sforzo per diminuire al massimo i disagi per i nostri cittadini, mi pare con buoni risultati, sempre e comunque migliorabili».
– Sulla Viabilità e più in generale sulla Mobilità e Trasporti?
«Abbiamo affrontato da subito le tematiche relative alla viabilità ed al controllo del territorio, facendo purtroppo i conti con la carenza di organico. Per ciò che riguarda la mobilità ed i trasporti, per esempio, di concerto con il settore Lavori pubblici, abbiamo effettuato una serie di sopralluoghi al fine di procedere con l’abbattimento delle barriere architettoniche ed a breve si inizieranno gli interventi. Abbiamo riattivato il sistema di video sorveglianza lungo il Corso Vittorio Emanuele, garantendo la Ztl nonostante la carenza di Vigili. In programma abbiamo la istituzione dell’isola pedonale in centro storico nonché l’estensione dell’utilizzo del sistema di video sorveglianza».
– Questo tira e molla a proposito dell’allargamento della giunta non sta logorando pericolosamente il rapporto tra amministrazione e maggioranza?
«Premesso che è prerogativa esclusiva del Sindaco la scelta di quando e chi nominare assessori, non mi pare che si stia logorando tale rapporto. Più semplicemente, continuo a ritenere che la dialettica interna sia necessaria ed indispensabile per una crescita politica di tutta la maggioranza».
Il «Chi è» di Ivan Liardi
Nato a Gela il 25 maggio 1968
sposato con Lorella Vacirca (farmacista).
figli: Ottavio, Silvio e Caterina
titolo di studio: Laurea in Legge
professione attuale: Avvocato
passioni, interessi, hobbies: libri, romanzi storici, thriller
deleghe amministrative: Lavori pubblici, Urbanistica, Annona
precedenti esperienze politiche e/amministrative: Fine anni ’80 componente Movimento provinciale Dc; negli anni ’90 componente Direttivo del Cdu; anni 2000 componente Direttivo nonché Segretario cittadino Udc .
attuale appartenenza politica: Civico - Autonomista.