La festa di Halloween ha origine dalla tradizione celtica, in particolare irlandese, e grazie alle migrazioni degli irlandesi in America, si è diffusa negli Usa, dove è di solito un giorno di scherzi, più o meno piacevoli.
Con Halloween i celti celebravano, oltre che l’inizio della stagione invernale, anche la credenza che in quel giorno si assottigliasse la distanza tra il mondo dei vivi e quello dei morti: in pratica, si celebravano in qualche modo i defunti. Defunti che noi cattolici celebriamo e ricordiamo il 2 novembre, con preghiere e riti religiosi.
Ma siccome noi italiani siamo un popolo sempre pronto a calpestare le proprie tradizioni e a scopiazzare quelle degli altri (senza peraltro conoscerle a sufficienza), ecco che da qualche anno anche nel nostro Paese si organizzano notti e feste di Halloween.
A Gela, invece, gruppi di ragazzini cerebrolesi e con istinti criminali e vandalici hanno imperversato in parecchi quartieri della città, non per chiedere “dolcetto o scherzetto”, ma per rompere specchietti retrovisori delle automobili, lanciare uova, fare scoppiare petardi in quantità (anche nel recinto dell’Ospedale e davanti la Chiesa Madre).
E’ inutile parlare di ordine pubblico: la città, la notte dell’1 novembre, era in mano a pestiferi ragazzini che, nulla sapendo di Halloween, hanno pensato che la ricorrenza potesse essere l’occasione buona per scaricare i propri istinti animaleschi e trogloditi, coscienti della quasi sicura impunità.
La prima domanda che mi pongo è: chi sono i genitori di questi vandali? Che tipo di educazione hanno (o non hanno) dato ai propri figli? Se sapessi chi sono, li condannerei a ricevere ondate di schiaffoni, quegli stessi schiaffoni che sicuramente avrebbero dovuto dare ai loro pargoli e non li hanno dati.
La seconda domanda è : chi deve garantire in città l’ordine pubblico? Polizia e Carabinieri hanno poche pattuglie, lo sappiamo. Potrebbero essere i Vigili Urbani, che nel nome stesso hanno la loro missione: vigilare il territorio urbano. Ma oggi non sono più Vigili Urbani, sono agenti di Polizia Municipale. I compiti, però, sono gli stessi, e tra i compiti (previsti dalla legge e dal regolamento comunale vecchio di cinquant’anni) c’è quello di “concorrere al mantenimento dell’ordine pubblico”.
Sappiamo bene che anche la Polizia Municipale ha problemi di organico, problemi di turnazione, problemi di mancati pagamenti di servizi straordinari, ma se si fosse voluto dare un senso alla loro esistenza si poteva predisporre un servizio apposito per contrastare gli imbecilli di Halloween (i ragazzini e i loro genitori).
Perché in caso contrario mi pongo la terza domanda: ma a che cacchio serve la Polizia Municipale? Solo a svolgere pratiche amministrative e burocratiche e ad elevare multe, o anche a vigilare e controllare il territorio?
D’accordo, non voglio fare la figura di quello che spara alla Croce Rossa. Quest’anno è andata così. Ma per l’Halloween dell’anno prossimo, e per le altre occasioni (vedi Natale e Capodanno) in cui è prevedibile la cavalcata degli imbecilli, si predispongano servizi adeguati di controllo del territorio da parte della Polizia Municipale, magari in collaborazione con le associazioni di Protezione Civile.
Perché è inutile blaterare sempre di “controllo del territorio” se poi chi ne ha i poteri non li usa e resta immobile di fronte agli imbecilli, lasciando la città nelle loro mani.