Sindaco sotto assedio da oppositori e... amici

Sindaco sotto assedio da oppositori e... amici

Appeso ad un giudizio che il Tar pronuncerà a gennaio prossimo sul ricorso dello sconfitto al ballottaggio, Giuseppe Spata, l’attendismo ad oltranza del Sindaco Lucio Greco sulle nomine lo porta ad essere sempre più accerchiato dalla stessa maggioranza che lo sostiene, mentre le emergenze che attanagliano la città rimangono inevase.


Tra la questione Ghelas, i rifiuti ed il Tmb, il ritardo sempre più sospetto e pericoloso dell’autorizzazione ministeriale al progetto Argo-Cassiopea ed altro ancora, l’opposizione non fa sconti e le diverse anime di una maggioranza a dir poco eterogenea serrano i ranghi, pur mostrandosi ancora compatti in aula. Indiscrezioni parlano di tentativi di arruolamento dei partiti ­– Pd in testa – fra i civici, in modo da poter contare di più sulle nomine che il sindaco dovrà fare.

Non si tratta solo dei due nuovi assessori con cui Greco potrebbe allargare la giunta, ma anche di colui che andrà a sostituire l’avvocato vittoriese Fidone a capo della Ghelas, che proprio giovedì si è dimesso.

Senza dimenticare il sottogoverno relativo agli organi di staff, unitamente alla gestione della società di scopo che la Srr territoriale, di cui il Comune di Gela è il principale socio, esprimerà per la gestione della discarica di Timpazzo e del sopracitato impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb) dei rifiuti solidi urbani.

Un sindaco che inizia a fare i conti con l’assedio, stretto nella morsa delle opposizioni, di gruppi e fazioni fra gli alleati, nonché delle continue emergenze che alimentano il malcontento visibile nei social e non solo, di cittadini stanchi e sfiduciati. Non si può parlare ancora di “fuoco amico” da parte della coalizione di maggioranza, ma l’appetito per le poltrone cresce di giorno in giorno.