Si continua a ripetere, in barba alla realtà delle cose, che il centro storico è “il salotto della città”.
D’accordo, dovrebbe essere così, ma in realtà è divenuto gradatamente (mi si permetta un termine volgare) il “cesso” della città. In particolare, la Piazza Umberto risente dell’incuria e dell’approssimazione con cui vengono affrontati i problemi e le necessitò dei cittadini. Sono stati estirpati da tempo gli alberi che tanto sporcavano, e che con le loro radici riuscivano a divellere la pavimentazione.
Ma da allora il selciato della piazza è una composizione di vari colori, e soprattutto di dossi e avvallamenti di vario genere che rendono difficile camminare, che possono provocare incidenti e traumi e che, in ogni caso, provocano traumi al “bel vedere” che la piazza stessa dovrebbe offrire.
L’altro problema di Piazza Umberto riguarda i lavori che ha eseguito Caltaqua per la nuova rete idrica: gli scavi sono terminati, le buche riempite, ma di riportare le strade con un manto di asfalto omogeneo non se ne parla neppure: Sarebbe sufficiente che il Sindaco emettesse un’ordinanza imponendo alla società italo-spagnola il rispetto delle regole, pena pesanti sanzioni.
E c’è chi continua ad invocare, nel centro storico, la zona pedonale Va bene, d’accordo, ma se si cerca giustamente di riportare la gente in centro e di fare rifiorire il commercio, occorre far sì che i cittadini possano parcheggiare nelle vicinanze con facilità: solo allora si potrà varare l’isola pedonale. Secondo alcuni la soluzione di tutto è il Parcheggio Arena, da ristrutturare dopo le vandalizzazioni degli ultimi anni. Può darsi, ma insieme ad una scala mobile che permetta il facile percorso attraverso la Via Morello, una scala mobile che ne permetta l’uso alle persone anziane e con difficoltà di deambulazione, affiancata da un apparato per le persone in carrozzina.
Ma basterà il Parcheggio Arena per permettere la sosta ai visitatori del centro storico? A mio avviso no, non ha una capienza sufficiente. E allora va pensata la possibilità di nuovi parcheggi nelle vicinanze, magari sotterranei (come è stato ipotizzato in vari progetti presentati negli anni scorsi al Comune e rimasti relegati in qualche cassetto impolverato).
Oppure, ma questa è un’ipotesi tutta da verificare, promuovendo parcheggi silos, come esistono in tutte le grandi città, utilizzando immobili fatiscenti e ristrutturandoli.
Occorre dunque creare le condizioni per agevolare il parcheggio di chi arriva in centro storico: solo